Proseguono le rivendicazioni dei lavoratori esodati rimasti tagliati fuori dalle precedenti azioni di salvaguardia, dopo che la riforma Fornero ha improvvisamente innalzato i criteri di uscita dal lavoro nell'ormai lontano 2011. La prossima azione di protesta è prevista per la giornata di domani 22 aprile 2016 davanti al Mef (in Via XX settembre a Roma), mentre l'orario di inizio del presidio è a partire dalle ore 10. Si proseguirà fino all'una di pomeriggio con l'obiettivo di sostenere l'apertura di una nuova salvaguardia (l'ottava da quando è stata approvata la precedente riforma).

Il presidio dei Comitati territoriali e dei sindacati mira a rappresentare i lavoratori coinvolti, che secondo gli ultimi calcoli sarebbero poco meno di 25000. Si tratta di soggetti che vivono condizioni di disagio a causa del mancato accesso all'Inps e che di fatto non hanno potuto beneficiaredelle risorse accumulate nell'apposito Fondo esodati, creato nel 2012 attraverso la legge n. 228. Alla protesta si unirà in via solidale anche una delegazione di lavoratori precoci.

Riforma pensioni 2016 e ottava salvaguardia parlamentare: ecco le richieste dei lavoratori

Stante la situazione appena delineata sono chiare le richieste dei lavoratori rimasti finora esclusi, i quali domandanodi avere accesso alle risorse appositamente stanziate per poter ottenere finalmente l'agognato pensionamento e per mettere fine alla propria posizione di stallo.

Ricordiamo che in molti casi si tratta di personeche restano disoccupatiin età avanzata,trovandosi contemporaneamente senza più accesso ai benefici ordinari di welfare per il sostegno al reddito e senza poter avereuna pensione. Per poter fruire della salvaguardia, la rete degli esodati chiede ai legislatori di eliminare la scadenza del 6 gennaio 2017 alla maturazione della quiescenza per i lavoratori individuati dal testo della settimana salvaguardia, così come gli altri vincoli ostativi.

In merito alle persone autorizzate all'uscita volontaria, gli esodati chiedono di poter eliminare il criterio che prevede la presenza di almeno un accredito contributivo volontario entro il 6/12 del 2011.

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