Sono numeri 'scandalo' quelli che riguardano il sostegno nella Scuola pubblica italiana: nel nostro Paese, infatti, ci sono oltre 240.000 studenti disabili ma il prossimo concorso a cattedra provvederà ad assumere solamente 6.100 insegnanti. Si calcola che almeno un quarto degli studenti che presentano disabilità verrà seguito da docenti che non sono abilitati. Tutto ciò a fronte di moltissimi insegnanti che rischiano di restare fuori dal concorso perchè non riusciranno a fare in tempo ad ottenere la loro specializzazione. Per poche settimane.
Ultime news scuola, mercoledì 23 marzo: abilitandi al sostegno, in diversi resteranno fuori?
Sì, perchè nonostante la selezione preliminare, nonostante i 3.000 euro spesi per il corso, nonostante i viaggi e le trecento ore di tirocinio, ci saranno docenti che riusciranno a candidarsi per il prossimo concorso ed altri che, invece, stando così le cose, saranno costretti a rimanere fuori.
Ci troviamo di fronte, infatti, ad un'Italia a 'due velocità': da una parte, le Università di Torino, Udine, Enna, Bari, Trento, Firenze, Pisa, Napoli e Genova che riusciranno a fare in tempo a chiudere i propri corsi, entro l'ultima scadenza utile, quella fissata al 30 marzo; dall'altra, invece, altre Università come la Cattolica di Milano, l'Università di Brescia, di Padova e di Bologna che, al contrario, non termineranno le lezioni entro il limite stabilito dal Miur per la presentazione delle domande per il concorso.
Abilitandi al sostegno chiedono al Miur ammissione con riserva
Le accuse, naturalmente, si sprecano. I professori, responsabili della formazione, erano ampiamente a conoscenza dei tempi ristretti riguardanti la pubblicazione del bando ma non avrebbero fatto nulla per rivedere la calendarizzazione delle lezioni: così, molti specializzandi rischiano la beffa, tanto più che molti docenti sono riusciti ad ottenere un'abilitazione-farsa in Romania, in soli quindici giorni, ma pagando una somma non inferiore ai 5.000 euro.
Gli abilitandi al sostegno non vogliono rinunciare a questa occasione ed ecco perchè si chiederà al Miur l'ammissione al concorso con riserva. Non solo. Dato che il concorso sarà (probabilmente) l'ultimo a garantire una stabilizzazione a chi riuscirà a superarlo, verrà chiesto al Miur che il titolo possa rimanere valido anche negli anni avvenire e che qualsiasi nuova riforma sul sostegno non possa avere valore retroattivo.