Da una parte una legge, la riforma Fornero, che in questi anni stando alla Corte dei Conti ha fatto risparmiare più di 30 miliardi di euro, dall'altra le esigenze dei lavoratori (esodati e precoci su tutti) scesi in piazza la scorsa settimana per manifestare. Nel mezzo il piano illustrato dal ministro Poletti, che nella sostanza delle cose ha ribadito l'impossibilità di azione senza una piena convergenza tra sostenibilità della finanza pubblica e via libera dell'UE. Le ultime news sulle pensioni per precoci ed esodati aggiornate ad oggi 4 aprile sono dunque a tinte chiaro scure e consegnano un'istantanea non certo positiva.

L'esitazione di Renzi and co. nel modificare la Legge Fornero sta tutta nei numeri che però da soli non possono bastare ai cittadini che ormai da troppi anni piangono lacrime di sangue.

News pensioni precoci ed esodati 4 aprile 2016: Renzi prende tempo ma continuano ad arrivare appelli

Le ultime news sulle pensioni per precoci ed esodati aggiornate ad oggi 4 aprile 2016 si rifanno in modo particolare all'appello mosso dai secondi al ministro Poletti e al premier Renzi. E' stato il question time tenuto in Parlamento dallo stesso Responsabile del Welfare a scatenare più di una reazione, con gli esodati decisi a ricordare alle Istituzioni come 'ad oltre 4 anni dalla 'nascita', restano senza alcun reddito e senza pensione ancora 24.000 ex esodati'.

Meno di 48 ore fa si è tenuta l'ennesima manifestazione di piazza, con CGIL, CISL e UIL ad aver nuovamente bacchettato Renzi: 'Cambiare radicalmente il sistema previdenziale nel segno della equità, della sostenibilità finanziaria e della giustizia sociale e pensare ad una diversa politica fiscale che sostenga i redditi dei pensionati: sono queste le ragioni della nostra mobilitazione sindacale' ha fatto sapere il segretario generale della CISL Annamaria Furlan.

Riforma pensioni 2016 precoci ed esodati: Poletti e Corte dei Conti strizzano l'occhio alla Legge Fornero

Se precoci ed esodati continuano dunque a far sentire la propria voce, le ultime notizie sulla riforma delle pensioni 2016 non possono però prescindere dagli interventi di Poletti e della Corte dei Conti che hanno in sostanza difeso la Legge Fornero: 'Se la riforma non fosse stata promulgata - ha fatto sapere quest'ultima - la spesa pensionistica sarebbe stata superiore di ben due punti percentuali di PIL rispetto a quella effettivamente realizzatasi, cioè oltre 30 miliardi di euro l'anno'.

E' dunque incalcolabile la cifra che le casse statali hanno risparmiato grazie alla tanto vituperata Legge Fornero, un risultato che porta da sempre troppa 'prudenza' nell'Esecutivo restio a cambiare rotta: 'Il primo obiettivo è quello di mantenere, nel tempo, la stabilità e la sostenibilità del sistema previdenziale italiano, poi bisogna stare attenti alla compatibilità con i parametri e agli impegni che il nostro Paese ha assunto a livello europeo e tenere sott'occhio l'armonizzazione di ogni manovra con la legge di bilancio e con la contabilità pubblica' ha ricordato al riguardo Poletti. I benefici economici apportati dalla Legge Fornero fanno però il paio con le problematiche sociali che ne hanno scandito la promulgazione, uno status quo che per le Istituzioni non ha lo stesso appeal di 30 miliardi di euro l'anno ma che dovrebbe comunque portare a riflessioni più serie e puntuali di quelle fatte negli ultimi anni.

La politica dovrebbe tendere al bene comune, cosa troppo spesso dimenticata da Renzi, Poletti e compagnia. La telenovela previdenziale insomma prosegue a ritmo serrato, staremo a vedere cosa accadrà.