L’analisi delle prove del concorso scuola 2016 che si sono tenute fino ad oggi hanno evidenziato un carattere molto specifico: lo scritto verte sul modo attraverso cui un determinato contenuto deve essere ‘presentato’ e ‘mediato’ didatticamente. Molto spesso sono state chieste unità di apprendimento (UdA), nonostante il tempo per organizzarle fosse molto ridotto; altrettanto spesso sono stati chiesti soltanto alcuni ‘momenti’ della mediazione didattica soprattutto concernenti la ‘valutazione’ e gli alunni con BES (cioè sia disabili, sia affetti da DSA, sia con problemi di inclusione a base linguistica e sociale).

La Scuola dell’infanzia ha delle caratteristiche molto specifiche, per cui i docenti consigliano di concentrarsi sui modelli della mediazione didattica e di lavorare su tutte le caratteristiche con cui essa avviene e deve essere presentata: per l’infanzia si tratta spesso di attività concernenti la scoperta del mondo o di alcune situazioni ‘comuni’ ed è probabile che la prova verterà proprio sulla richiesta della strutturazione di una UdA su uno di questi temi, come ad esempio le stagioni o i colori.

Strutturare una UdA per il concorso scuola 2016 scuola dell’infanzia

I docenti che si stanno confrontando sui forum stanno cercando proprio di preparasi al meglio per una prova scritta che si attende piuttosto complessa ed articolata, come del resto sono state tutte quelle del concorso scuola 2016.

Ecco, allora, un esempio di strutturazione di UdA per la scuola dell’infanzia:

  • Denominazione: settembre a scuola, il tempo dell’accoglienza;
  • Destinatari: bambini di 3 anni;
  • Docenti impegnati nell’UdA: tutti;
  • Campi d’esperienza interessati: (in questo caso) tutti – occorre in altri casi selezionare quelli più adeguati, ovviamente;
  • Tempi della programmazione: settembre;
  • Traguardi per lo sviluppo delle competenze: da selezionare con estrema cura, e fondamentali sono quelli a carattere ‘esistenziale’, di ‘identità personale’, di ‘avvicinamento alla scrittura’, di ‘uso del linguaggio’, di ‘interazione sociale’;
  • Profilo delle competenze al termine del primo ciclo: selezionare quelle che si intendono sviluppare;
  • Competenze di cittadinanza attiva: da segnare (e, dunque, memorizzare) con la massima attenzione;
  • Obiettivi di apprendimento: da suddividere in ‘abilità/capacità’ e ‘conoscenze’;
  • Compiti significativi: da compilare in maniera più discorsiva;
  • Strutturazione dell’Ambiente di Apprendimento (decisiva la prossemica e come vengono strutturati e utilizzati gli spazi a disposizione e come interagiscono con lo sviluppo dell’apprendimento e delle competenze);
  • Valutazione mediante osservazione: approfondire questo campo, soprattutto se nel quesito dovesse essere presentato il caso di un gruppo classe con BES.

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