Si è conclusa una settimana particolarmente complessa per quanto riguarda gli scritti del concorso Scuola 2016: mentre, dunque, si sono svolte le prove tra critiche, polemiche e chiamate ai Carabinieri, il CdS ha rigettato il ricorso del Miur ed è fortemente probabile che il TAR confermi l'indirizzo e permetta l'ingresso anche ai non-abilitati. Per questi ultimi si sta pensando a prove suppletive, cosa che sta facendo letteralmente infuriare i candidati del concorso che si sentono doppiamente 'beffati': in primo luogo, perché ritengono ingiusto il concorso di per sé, in secondo luogo perché l'ammissione molto probabile dei non-abilitati rende assolutamente inutile il possesso dell'abilitazione.

Intanto, la settimana prossima riprendono le prove scritte: su cosa puntare per la preparazione dell'ultimo minuto? Cosa prediligere? Ecco un prospetto di quanto richiesto nelle prove della settimana.

Su cosa puntare per la preparazione dell'ultimo minuto al concorso scuola 2016? Il prospetto

Un consiglio che quasi tutti i candidati hanno dato all'interno dei forum e dei Social è quello di fare la massima attenzione al tempo: preferibile sarebbe dunque cercare la completezza della risposta attraverso l'adozione di uno stile di scrittura molto schematico. Il tempo è tiranno e molti docenti non sono riusciti a completare a dovere tutte le risposte. Per quanto riguarda, invece, i contenuti delle domande delle prove scritte del concorso scuola 2016, le linee di tendenza sono le seguenti:

  • innanzitutto, dopo le prime giornate e le dure critiche, il Miur ha cambiato direzione: non richiede più UD, UdA e moduli per intero, in quanto, in meno di 20 minuti, sarebbe praticamente impossibile
  • in secondo luogo, sembra che si stia andando verso una maggiore attenzione per i contenuti: nelle ultime giornate, vi sono state domande in cui si è richiesto di definire i contenuti minimi di un tale argomento
  • in terzo luogo, anche se non vengono richieste le unità, in quasi ogni domanda si fa riferimento ad alcuni aspetti della didattica (ma non tutti nel medesimo quesito): fondamentale è conoscere abilità e competenze che si intendono far sviluppare al discente, le prove di verifica e i criteri di valutazione
  • un altro aspetto è quello della scuola dell'inclusione: diverse domande hanno avuto al proprio centro la questione della costruzione di un intervento didattico qualora nella classe si trovi un allievo BES o, più specificamente, affetto da dislessia o anche straniero e non madrelingua
  • infine, sembra che la linea di tendenza sia con uno sguardo privilegiato al contemporaneo, laddove la disciplina ovviamente preveda una profondità storica

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