Il percettore del sussidio di disoccupazione Naspi che dopo quattro mesi non ha ancora trovato lavoro potrà accedere ad un nuovo strumento: l’assegno di ricollocazione. Si tratta di una misura prevista dal Jobs Act che potrà ora essere messa in pratica grazie al varo dell’ANPAL, l’Agenzia Nazionale per il Lavoro.
Alla nuova Agenzia, infatti, il decreto istitutivo approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri affida il compito di definire le modalità operative e l’entità dell’assegno di ricollocazione.
Come funziona l’assegno di ricollocazione e chi può richiederlo
La nuova misura per contrastare la disoccupazione consiste in una somma di denaro che il disoccupato potrà spendere presso centri per l’impiego o altre agenzie accreditate a scelta del beneficiario che si occuperanno di fornire assistenza nel percorso di riqualificazione professionale, ove fosse necessaria, e di ricerca di una nuova occupazione.
L’importo dell’assegno potrà variare fino alla cifra massima di 4000 euro, a seconda delle ipotetiche difficoltà che il disoccupato potrebbe trovare nell’ottenere un nuovo impiego: l’importo sarà più alto se le possibilità di reimpiego sono minori e viceversa. Il calcolo sarà effettuato dal Ministero del Lavoro secondo parametri di ‘occupabilità’ che dovranno essere definiti proprio dall’ANPAL.
L’assegno di ricollocazione sarà versato direttamente all’agenzia solo quando sarà stata trovata una nuova occupazione.
Come fare domanda per il nuovo sussidio di disoccupazione
Il nuovo sussidio di disoccupazione sarà una misura volontaria, nel senso che potrà essere assegnata solo su richiesta da parte del disoccupato che dovrà preventivamente iscriversi al portale unico delle persone in cerca di lavoro e, successivamente, recarsi presso un Centro per l’Impiego per sottoscrivere una dichiarazione di disponibilità a partecipare alle iniziative predisposte dai Centri per la riqualificazione professionale e la ricerca di una nuova occupazione.
Secondo quanto dichiarato dal presidente della nuova agenzia ANPAL, Maurizio del Conte, la misura potrà essere pienamente operativa entro la fine del 2016, dopo la predisposizione dei parametri per il calcolo del sussidio.