Le ultime notizie ad oggi 19 maggio su opzione donna e ricongiunzioni onerose ci arrivano in primis dai social e poi direttamente da Roma. Ove è in corso la Manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uila cuistanno prendendo parte lavoratori precoci, le donne per richiedere l'opzione donna strutturale ed il monitoraggio del 'contatore' e gli esodati, chechiedono a gran voce l'ottava salvaguardia.In piazza anche Cesare Damiano che continua apromuovere il suo DdL 857 in attesa dell'incontro tra i sindacati, il Ministro Poletti e Nannicini che si terrà il24 maggio ein cui si toccherà nuovamente il tema concernente la flessibilità in uscita.

Nel frattempo Orietta Armiliato, referente per la comunicazione del Comitato Opzione donna, ha inoltrato un tweet sostenendo Damiano nella lotta all'abolizione delle ricongiunzioni onerose. I dettagli al 19 maggio.

Striscioni e tweet la battaglia per i propri diritti non si ferma, tutti in piazza

Prosegue la battaglia per ottenere la proroga dell'opzione donna e l'abolizione delle ricongiunzioni onerose, che danneggiano soprattutto le lavoratrici donne che hanno spesso carriere discontinue nell'arco della propria vita ed hanno contributi versati in differenti casse previdenziali. Qualcosa sembrerebbe ora muoversi nella giusta direzione, con la riforma delle Pensioni al vaglio del Governo potrebbe arrivare finalmente lo stop alle ricongiunzioni onerose.

La richiesta è stata fatta dalla Commissione Lavoro alla Camera che da tempo si batte su questo fronte e sulla flessibilità in uscita. In rappresentanza della Commissione Lavoro oggi in piazza a Roma vi è l'onorevole Cesare Damiano che sta postando sulla sua pagina ufficiale Facebook le foto che lo ritraggono al fianco dei lavoratori.

Stamane Orietta Armiliato ha, invece,inviato le iscritte alcomitato opzione donna a inoltrare il seguente tweet:

Una delegazione di donne iscritte al gruppo ' opzione donna proroga al 2018' è invece scesa in piazza al fianco dei lavoratori precoci e degli esodati per chiedere non solo che si vigili attentamente sul 'contatore' e sui risparmi che da esso deriveranno, ma anche per chiedere che si inizi a pensare all'opzione donna come una misura strutturale per l'uscita flessibile.

Sul tema è intervenuta pochi giorni fa Maria Luisa Gnecchi, che rilasciandoci un'intervista in esclusiva si è detta contraria alle notizie tendenziose che spesso emergono sull'opzione donnae sulla riforma pensioni in generale, al solo scopo di riempire le pagine dei giornali. La Gnecchi ha detto "Per noi conta la legge di stabilità approvata e il contatore previsto, ed ha aggiunto, vediamo quante delle 36000 donne previste faranno realmente domanda, tutto dipende solo ed esclusivamente da questo". Non resta che aspettare dunque?