Pochi giorni fa è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale del 7 aprile 2016 che dispone gli incentivi per il passaggio al lavoro part-time in prossimità del pensionamento di vecchiaia, ai sensi dell'art. 1, comma 284, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016). Si tratta del part time agevolato concesso ai lavoratori a cui mancano al massimo 3 anni per il raggiungimento dei requisiti anagrafici e contributivi per la pensione di vecchiaia. I lavoratori interessati potranno fare domanda a partire dal 2 giugno 2016.

Chi sono i destinatari e chi resta escluso?

Possono accedere al cosiddetto part-time agevolato al fine di raggiungere i requisiti pensionistici, escluvisamente coloro che sono dipendenti del settore privato con contratto a tempo pieno e indeterminato e che maturano i requisiti previsti per la pensione di vecchiaia entro il 31 dicembre 2018. Restano invece esclusi da questo intervento i lavoratori dipendenti del pubblico impiego ed I lavoratori precoci cioé coloro che entro la medesima data del 31/12/2018 matureranno i requisiti per la pensione di anzianitá.

Part time con contratto agevolato per la pensione: come funziona e come fare domanda?

È uno strumento che consente a lavoratori in possesso dei requisiti sopra descritti, di passare dal full time al part time mantenendo una retribuzione piú alta rispetto alla ore (ridotte) di lavoro che effettivamente svolgeranno.

Inoltre verranno riconosciuti contributi figurativi per coprire le ore non lavorate con il passaggio al part time (in pratica verranno versati contributi come se si lavorasse a tempo pieno). Questo significa che il lavoratore non subirá alcun taglio sull’importo della pensione che prenderá in futuro.

I lavoratori interessati a passare da tempo pieno a tempo parziale devono presentare all’Inps una domanda per il rilascio di un certificato che attesta il possesso dei requisiti contributivi ed anagrafici entro il 31 dicembre 2018.

Una volta ottenuta questa certificazione dall’Inps, il lavoratore deve stipulare con il proprio datore di lavoro un contratto di lavoro part time per la pensione, che deve avere una durata tale da poter maturare, come detto, i requisiti entro la data del 31/12/2018. Inoltre, deve specificare la riduzione dell’orario di lavoro ai fini della pensione.

Il lavoratore riceverá comunque in busta paga un importo maggiore corrispondente alla differenza dei contributi relativi alle ore non lavorate: questo consentirá di non avere una decurtazione dei contributi ai fini pensionistici, ma al tempo stesso questa differenza non concorrerá alla formazione del reddito e risulterá quindi esentasse.