Con la riforma delle Pensioni anticipate con l'"Anticipo pensionistico" (Ape) allo studio del Governo Renzi si favorirà l'uscita flessibile dei nati negli anni 1951, 1952 e 1953, ovvero dei contribuenti che oggi hanno già superato i 63 anni, ma non hanno ancora raggiunto l'età minima per la pensione di vecchiaia. La misura sarà in vigore con la legge di Stabilità 2017 e sarà compensata dalla decurtazione dell'assegno pensionistico dei lavoratori che ne usufruiranno.
Le ipotesi di taglio sono nell'ordine del 4 per cento medio annuo che, nel caso di uscita anticipata di tre anni, decurterebbe l'assegno mensile del 12 per cento. Si tratta, in ogni modo, di ipotesi che dovranno essere confermate dalle simulazioni che verranno effettuate in sede di discussione della legge finanziaria. Dunque occorrerà attendere il prossimo autunno per avere un quadro più definitivo.
Pensioni anticipate 2017 con l'Ape per i nati nel 1951
Ad oggi, la decurtazione minore per cui sceglierà la pensione anticipata nel 2017 la subiranno i nati nel 1951. Essendo più vicini all'età per la pensione, il taglio dell'assegno dovrebbe aggirarsi intorno al 4 per cento, ma la decurtazione potrebbe variare in base al reddito: al crescere, infatti, dell'assegno pensionistico, la penalizzazione dovrebbe essere più elevata.
Per il momento è difficile stabilire di quanto potrà essere variabile: sul tavolo del Governo sono ancora tante le ipotetiche possibilità.
Flessibilità con Ape per chi è nato nel 1952
I nati nel 1952 dovrebbero subire una decurtazione della pensione intermedia: in considerazione del fatto che il Premier, Matteo Renzi ha parlato di un taglio medio annuo del 4 per cento per ciascun anno di anticipo, la penalizzazione dovrebbe essere dell'8 per cento. Su una pensione di 1.000 euro, il taglio dovrebbe determinare un mensile di 920 euro. Ma anche per i nati del 1952 la decurtazione potrebbe variare ulteriormente in base alla pensione mensile: di sicuro i redditi più modesti avranno un taglio più leggero.
Flessibilità in uscita con prestito pensionistico: taglio più alto per i classe 1953
Infine, i classe 1953, ultimo anno utile per usufruire della pensione anticipata Ape, dovrebbero avere una decurtazione piena per i tre anni del 12 per cento Ciò significa che su un mensile pensionistico di 1.000 euro, si incasseranno 880 euro.
Ma anche in quest'ultimo caso, le percentuali di penalizzazioni varieranno a seconda dei livelli di reddito. Infine è da ricordare che, per tutti, l'anticipo della pensione verrà attuato con la formula del prestito pensionistico da restituire, rateizzato, nel momento in cui si inizierà ad incassare la pensione di vecchiaia. L'anticipo sarà possibile con la partecipazione degli istituti bancari: sarà lo Stato, secondo le indiscrezioni trapelate finora, a doversi accollare le spese per gli interessi maturati.