Dopo aver avviato il confronto con i sindacati il governo continua a lavorare sulle proposte di legge per la riforma Pensioni da inserire nella legge di Stabilità 2017 che sarà discussa dal Parlamento dopo l'estate per il varo in autunno. "Il problema - ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del consiglio Stefano Nannicini - è la mancanza di flessibilità delle scelte individuali, che paradossalmente - ha aggiunto - pesa su chi è vicino alla pensione".
Pensioni, il Governo Renzi ha avviato il confronto con le parti sociali sulla flessibilità
Il sottosegretario alla presidenza, chiamato dal premier Matteo Renzi a coordinare il lavoro sulla riforma pensioni, ha però sottolineato che il sistema pensionistico italiano "è in equilibrio, finanziariamente - ha detto - e nei rapporti tra generazioni". Ciò significa che l'esecutivo non intende rottamare del tutto la legge Fornero varata nel 2011 per evitare danni ai conti pubblici, ma saranno introdotte nuove formule di flessibilità in uscita per l'accesso alla pensione anticipata seppur con qualche penalizzazione sugli assegni previdenziali rispetto agli anni di anticipo. Su questo procederà nelle prossime settima il confronto tra governo e parti sociali.
A che età poter uscire dal lavoro? A 62 o a 63 anni? E con quale penalità? Sono questi, soprattutto, i nodi da sciogliere. Poi ci sono alcune questioni specifiche ancora aperte: come quella della quota 41 per i lavoratori precoci e la proroga dell'opzione donna fino al 2018. L'esecutivo è pronto a dialogare con i sindacati, ma non a farsi "condizionare" come spiega il sottosegretario alla presidenza.
Oltre a nuove formule di pensione anticipata si prospetta l'aumento delle pensioni minime
"I sindacati siedono al tavolo e faranno le loro proposte - ha sottolineato Stefano Nannicini in in'intervista pubblicata ieri sul quotidiano La Stampa di Torino - ma alla fine sarà il governo a decidere". Tra i capitoli aperti dal Governo Renzi in materia previdenziale anche quello sull'aumento delle pensioni minime, molto probabilmente, come già anticipato dal premier, con un bonus da 80 euro.
"Aiutare le pensioni basse - ha sottolineato Nannicini nell'intervista a La Stampa - fa parte delle misure da introdurre di qui alla fine della legislatura". Non tutti gli interventi, dunque, saranno effettuati con la prossima manovra economica e finanziaria. "Di qui ad allora - ha spiegato infatti il sottosegretario alla presidenza - ci saranno due leggi di Stabilità". A decidere le "priorità" della riforma pensioni, come ha spiegato Nannicini, saranno il premier Matteo Renzi, con i ministri del Lavoro e delle Politiche sociali (Giuliano Poletti) e dell'Economia e Finanze (Pier Carlo Padoan).