L'esecutivo e pronto a dialogare e ad ascoltare le ragioni delle organizzazioni sindacali nel corso dei lavori del tavolo di confronto sulla riforma Pensioni 2016. Prenderà il via il prossimo 24 maggio una serie di incontri per affrontare i nodi da sciogliere sulla questione previdenziale. Diversi i capitoli che verranno affronti, dalla flessibilizzazione dell'uscita dal lavoro per rendere più agevole e meno oneroso l'accesso anticipato al trattamento previdenziali all'introduzione di maggiori tutele previdenziali per le persone impegnate nel tempo in lavori usuranti.
Pensioni, confronto tra governo e sindacati il 24 maggio
Tra i temi che troveranno spazio nella discussione tra Governo Renzi e sindacati sulla riforma pensioni anche le proposte per il pensionamento dei lavoratori precoci con la soluzione della quota 41 e la proroga della pensione anticipata opzione donna fino al 2018 per le lavoratrici. L'esecutivo, in una cornice di rispetto dei conti pubblici, galvanizzato dall'ok alla flessibilità sul decifit in arrivo dall'Unione europea, rassicura i sindacati pronti a scendere in piazza il prossimo 19 maggio dicendo che quello che si sta per aprire è un tavolo di confronto serio e il governo ha intenzione di "ragionare" anche sulle proposte dei sindacati comparandole con le soluzioni finora individuate dai tecnici di Palazzo Chigi, del Mef e del ministero del Lavoro e sintetizzate dal premier con la formula Anticipo Pensionistico (Ape).
Poletti: pronti a ragionare sulle proposte di Cgil Cisl e Uil
"Sappiamo che i sindacati - ha detto oggi il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali parlando della riforma pensioni - hanno una loro piattaforma unitaria. Ragioneremo - ha proseguito Giuliano Poletti - su questa piattaforma insieme con i temi del lavoro e dell'occupazione.
Discuteremo nel merito - ha spiegato l'esponente del Governo Renzi a margine della presentazione di un report sui minori stranieri - le posizioni e vedremo cosa potremo concretamente fare". Il ministro del Lavoro ha ribadito che dopo il confronto con le parti sociali "la sede della decisione - ha spiegato Poletti secondo quanto riporta l'askanews - è la legge di Stabilità 2017".