Pensioni precoci, uscita anticipata e riforma, ancora al centro del dibattito politico, dibattito che si accende a maggior ragione oggi, 1° maggio 2016, giornata dedicata alla festa dei lavoratori. Una ricorrenza che diventa sempre di più un'ironica farsa per lavoratori precoci, esodati e tutte le categorie che ancora non hanno ottenuto risposte dalla riforma delle pensioni.
1° Maggio, festa farsa per lavoratori precoci e gabbati della riforma. Quali le ultime news dalla piazza?
Anche se su pensioni precoci e riforma in generale, sembra che si rincorrano voci di novità che nella realtà trovano poco spazio, cerchiamo di analizzare le news che arrivano, quantomeno dalle dichiarazioni dei principali esponenti di sindacati e politica.
Al 1° maggio, una delle note e la nuova presa di posizione di Susanna Camusso che oggi, riferendosi alla problematica della flessibilità in uscita, ha preso una netta posizione dichiarano che il governo, sta gestendo questa situazione in maniera scellerata, rischiando di far addirittura peggio della Fornero e di Monti, avendo una posizione che non da risposte ma genera guai. Inoltre, la leader del sindacato, è intervenuto anche al termine di un incontro al Senato con esponenti del movimento di Beppe Grillo.
In questa occasione, la Camusso ha ribadito che l'operazione e il sistema non è semplice ma complesso e che per arrivare ad un obiettivo, c'è bisogno di certezza, altrimenti proposte vane rischiano solo di aumentare disagi.
Nel ribadire il concetto, Susanna Camusso dichiara che i membri dell'esecutivo non hanno ben chiaro cosa servirebbe, ossia metter mano al sistema pensionistico e adeguarlo al mondo del lavoro oggi creando anche equità e giustizia per i lavoratori precoci. Quindi sembra che vi sia più in interesse per le banche che per pensioni precoci e riforma.
Ma i lavoratori precoci e tutti gli interessati al discorso quota 41, quota 100 e uscita anticipata, sono ormai stanchissimi delle chiacchiere. Anche le buone intenzioni del sindacato, sono attualmente viste da chi protesta come una sorta di contentino, contentino che con il tempo sarà capace sono di creare ulteriori scompigli e nuove proteste.