L’Inps,come ogni anno, dovrebbe ratificare l’istituto della quattordicesima, con una circolare che dovrebbe essere diffusa nei primi giorni di luglio. Si tratta di una mensilità aggiuntiva concessa ad alcune categorie di pensionati a partire dal 2007. Come sempre, i dubbi e le perplessità che accompagnano questa misura sono tanti, perché molti non sanno di poterla ottenere, e altri non capiscono perché non la ricevono. Ecco quindi tutto quello che c’è da sapere su questa autentica "boccata di ossigeno" per molti italiani.

Luglio e quattordicesima, binomio confermato

Come stavamo dicendo, anche quest’anno è prevista la quattordicesima INPS, una mensilità aggiuntiva su alcune Pensioni. I pensionati che possono ricevere questa sorta di bonus sono, in primo luogo, coloro che hanno compiuto 64 anni di età e che percepiscono una pensione INPS derivante dai versamenti obbligatori. Altra condizione necessaria per ottenere l'intero importo della quattordicesima è il reddito personale, che per l’anno 2016 non deve superare € 9.787, cioè un importo annuale pari ad una volta e mezzo l'assegno sociale 2016.

Per coloro che superano tale soglia, ma entro il limite di € 10.290, il bonus è erogato in forma ridotta. L’istituto della quattordicesima è diventato tema di discussione politica sulla riforma delle pensioni, perché c’è chi spinge per estendere questo beneficio fino ai pensionati che percepiscono assegni da 1.500 euro al mese, o di cambiarne la forma erogando 1.000 euro fissi a tutti i pensionati incapienti che sono oltre un milione.

Ma aspettando che si passi dalle semplici idee e proposte ai fatti concreti, la quattordicesima per quest’anno sarà appannaggio dei beneficiari previsti dalla legge del 2007.

Scaglioni, trattamento fiscale e altre notizie utili

Requisito fondamentale per il pensionato a cui sarà erogata la quattordicesima, è l’aver compiuto 64 anni di età.

Molti non sanno che anche coloro che raggiungono questa soglia di età durante il 2016, potranno ottenere la mensilità rapportata ai mesi dell’anno in corso in cui è caduto il giorno della loro nascita. Quindi un soggetto che compie gli anni ad aprile, per esempio, percepirà 9/12 di quattordicesima.

Naturalmente non basta l’età per incassare la mensilità aggiuntiva, ma bisogna tener conto anche del reddito.

Ecco perché assumono molta rilevanza le comunicazioni reddituali obbligatorie a cui sono tenuti i pensionati annualmente - quelle del modello RED, tanto per intenderci - soprattutto se non presentano (o non sono tenuti a farlo) la dichiarazione dei redditi. Altro requisito fondamentale è la storia dei propri versamenti previdenziali, perché l’importo percepito sarà maggiore per coloro che possono vantare più anni di contributi. Proprio in base alla situazione reddituale del pensionato ed al background contributivo, la quattordicesima è predisposta in 3 scaglioni, cioè 336, 420 e 504 euro.

Con un reddito fino a 9.787 euro e un minimo di 15 anni di contributi versati, al pensionato toccherebbero 336 euro di quattordicesima, che salirebbe a 504 euro in presenza di contributi superiori a 25 anni.

Il sussidiospetta anche ai pensionati da lavoro autonomo, ma in questo caso i requisiti contributivi salgono di 3 anni. Per calcolare il reddito utile, bisogna sapere che concorrono tutte le tipologie di reddito in possesso del pensionato, anche quelle a tassazione separata, quelle esenti da imposta o a ritenuta alla fonte. Nel calcolo vengono escluse le indennità assistenziali o gli assegni familiari, e naturalmente il reddito della casa di abitazione con le pertinenze. Dal punto di vista fiscale, la quattordicesima è esente da IRPEF e non pregiudica il percepire altre indennità come l’assegno sociale e simili. L’unico difetto è la perdita della maggiorazione sociale relativa al “milione”, che verrebbe diminuita di 156 euro.