Per i diplomati magistrale ante 2001/2002 l'odissea in atto davanti ai vari tribunali ha subito una brusca e favorevole inversione di rotta attraverso le recenti pronunce dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, chiamata in causa per dirimere la questione dei diversi pronunciamenti tra le varie sezioni che la compongono, ma ancora di più con la recentissima ordinanza del Tar Lazio dello scorso 9 giugno di cui si è venuti a conoscenza solamente una settimana dopo. I diplomati magistrale ottengono al primo colpo l'immissione nelle Gae con riserva grazie all'accoglimento di un decreto cautelare da parte del Tar Lazio, in sintonia con l'orientamento espresso dalla Plenaria.

Cambio di rotta del Tar

I vari ricorsi presentati dagli avvocati che ci riferiscono del cambio di orientamento a 180° da parte del Tar, sia che ad essere impugnato fosse il famigerato D.M. 235/2014, sia che fosse il 325/2015 adottato in violazione del giudicato passato, riportavano come motivazione del respingimento il presunto difetto di giurisdizione, ragion per cui si decise di ricorrere al CDS che nel 2014 decretò e confermò la competenza in seno al Tar della decisione finale disponendo l'inserimento nelle Gae con riserva dei diplomati. Ma grazie alla pronuncia dello scorso 9 giugno non sarà necessario nuovamente interessare i giudici di Palazzo Spada della questione, proseguendo dritti fino alla sentenza di merito il cui esito è facilmente intuibile.

Sarà immissione a pieno titolo.

Per chi ha perso davanti al giudice del lavoro

Ma l'importanza di questa pronuncia per i docenti della scuola pubblicadell'infanzia e della primaria va ben oltre l'effetto di velocizzare i tempi dell'inserimento nelle Gae degli interessati. Esiste infatti la possibilità, per chi si è visto rigettare dal tribunale del lavoro un analogo ricorso dove la motivazione è il difetto di giurisdizione, di riassumere il procedimento direttamente al Tar purché non passino tre mesi dal respingimento stesso.

Per i diplomati che hanno visto infrangersi le loro speranze di fronte alla giustizia ordinariasi riapre una breccia con elevate possibilità di riuscita. Notevole dunque l'importanza di questi recentissimi provvedimenti favorevoli da parte della giustizia amministrativa. Chi ha perso al tribunale del lavoro per altri motivi diversi dal difetto di giurisdizione invece è importante continuare in appello sempre davanti alla giustizia ordinaria.

Per chi non ne ha ancora uno

E questo non è tutto perché è alle viste un decreto di riaggiornamento delle Gae per lo scioglimento della riserva, così come avvenuto col decreto 325/2015 già impugnato presso il Tar per chiederne la nullità. Sarà possibile ripetere lo stesso tipo di azione legale e ci sono associazioni che si stanno muovendo in questo senso (vedasi Azione Scuola ad esempio). Da ricordare che il primo ricorso fu accolto con esito positivo. Dopo di ciò intervenne la plenaria a sospendere le pronunce per le quali occorrerà attendere il 14 luglio, la prima delle date previste per la sentenza di merito. Il balletto dei posti vacanti e disponibiliquesto settembre ripartirà dunque con nuovi attori inseriti nelle Gae.