Quando potranno andare in pensione anticipata i nati negli anni Sessanta? Per l'anticipo pensionistico che il Governo Renzi varerà per il 2017 e riguardante, in primo luogo, i contribuenti la cui data di nascita rientri negli anni dal 1951 al 1953, pensare di prendere in considerazione il prestito pensionisticoApe è prematuro. Ma, adogni modo, c'è la possibilità di valutare la pensione anticipata con i contributi versati o, per le lavoratrici, l'opzione donna per i requisiti eventualmente raggiunti a fine 2015. La lettera inviata da un lettore de Il Resto del Carlino e la risposta dell'esperto delle Pensioni può contribuire a fare un po' di chiarezza.

Opzione donna: si può ancora andare in pensione nel 2016?

Il lettore scrive sia per la sua situazione che per quella della moglieche ha maturato 36 anni di contributi prima che l'impresa dove lavorava chiudesse. Anche lui è nato nel 1960 e fa l'insegnante dal 1981, anno nel quale concluseanche il servizio militare. La risposta dell'esperto potrebbe rappresentareun prospetto di riferimento pertutti i nati negli anni Sessanta: in particolare, la moglie non potrà usufruire dell'opzione donna non avendo raggiunto, entro la fine dello scorso anno, i 57 anni e tre mesi (per le lavoratrici autonome è necessario un anno in più) richiesti, pur avendo un numero di anni di contributi superiori al minimo richiesto (trentacinque).

Pensioni anticipate 2016: come si può uscire con i contributi?

Le possibilità di uscita anticipata sono quindi legate al raggiungimento dei quarantuno anni edieci mesi di contributi versati per le lavoratricie ai 42,10 per i lavoratori: pertanto, i lavoratori nati negli anni Sessanta, potranno andare in pensione anticipata tra il 2016 ed il 2028 a seconda dell'anno in cui hanno iniziato il loro primo lavoro (retribuito e con versamenti) che dovrà corrispondere all'arco temporale lasso temporale di uscita flessibile dall'anno scorso fino al 2026, purché abbiano incominciato a lavorare tra i 14 ed i 24 anni.