Resta cauta la reazione dei sindacati alla proposta governativa di avviare la flessibilità previdenziale tramite il ricorso ad un anticipo pensionistico finanziato dal mercato del credito. "Non abbiamo elementi ad oggi per una valutazione finale perché siamo ancora dentro l'esame dei titoli", ha spiegato la leader della Cgil Susanna Camusso, sottolineando che per questo motivo "non ci sono gli elementi su cui fare una valutazione". In merito all'APE, la sindacalista ha commentato che "non siamo un ufficio mutui", per questo motivo la discussione sarebbe ancora lontana dall'arrivare a delle risposte oppure ad una soluzione definitiva riguardo il destino dei pensionandi.
Di sicuro c'è che la discussione sta vertendo su di un'ampia categoria di lavoratori, pertanto nei futuri interventi in preparazione dovrebbero rientrare non solo i prepensionamenti su base volontaria, ma anche nuovemisure di welfare in favore di "precoci, esodati, lavori usuranti, ricongiunzioni onerose e giovani con carriere discontinue".
Riforma pensioni: la Uil prosegue il confronto
Anche Carmelo Barbagallo della Uil parla apertamente di un confronto in divenire, che sarebbe però ancora lontano dal raggiungimento di un punto d'arrivo conclusivo. Ed anzi, gli argomenti in discussione non riguarderebbero solo l'anticipo pensionistico, ma più in generale un ampio intervento di riforma del welfare previdenziale.
"Discutiamo di tutti i punti" ha spiegato il sindacalista, evidenziando che "l'APE interessa di più il Governo".
Pensioni 2016: per la Cisl il confronto tra Governo e sindacati è positivo
Nel frattempo la Cisl descrivein senso positivo il dialogo di confronto apertosi con l'esecutivo, visto che l'intento delle parti in gioco è quello di trovare un accordo che possa risultare positivo per tutti.
"Il lavoro va avanti in favore di quanti sono stati penalizzati dalla Riforma Fornero" ha affermato Maurizio Petriccioli, in rappresentanza della Cisl.
APE e flessibilità Inps: il punto sugli ultimi aggiornamenti
Da quanto vi abbiamo riportato è facile comprendere che il vero confronto tra Governo e sindacati è ancora lontano dal concretizzarsi.
Sarà probabilmente nei prossimi mesi che si potrà entrare nel merito degli effettivi meccanismi di funzionamento dell'Ape e dell'impatto che avrà la rata del prestito sui futuri assegni dei pensionandi. Stante la situazione, i prossimi appuntamenti sono ora attesi per il 28 ed il 30 giugno. La speranza è che per allora potrà arrivare al largo pubblico uno schema puntuale ed effettivo del meccanismo di anticipo pensionistico allo studio del Governo.
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