Cresce l'attesa per l'incontro del 14 giugno prossimo fra l'esecutivo e le parti sociali sulla riforma Pensioni 2016. Come ha ricordato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, sono diversi i capitoli che riguardano la questione previdenziale cha saranno affrontati dal governo nel tavolo di confronto con i sindacati al fine di trovare una soluzione ampiamente condivisa. Il tema dominante è quello della flessibilità in uscita per l'accesso alla pensione anticipata senza eccessive penalizzazioni, ma restano ancora da risolvere diverse questioni ancora aperte: dall'ottava salvaguardia per gli esodati alla proroga dell'opzione donna fino al 2018, dalle tutele per i lavoratori impegnati in mansioni usuranti alla soluzione della quota 41 di anzianità contributiva per il pensionamento dei lavoratori precoci.

Sul tavolo del confronto anche l'ipotesi del pensionamento con la quota 100 data dalla sommatoria tra età anagrafica e anzianità contributiva.

Previdenza e lavoro, prosegue il confronto tra esecutivo e parti sociali

In vista del nuovo vertice del 14 giugno dopo quello del 23 maggio scorso, interviene oggi sulla riforma pensioni il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan. "Mi auguro - ha detto parlando del tavolo di confronto su pensioni e lavoro - che segni una svolta". L'auspicio è che "governo e parti sociali insieme - ha sottolineato la dirigente sindacale - trovino soluzioni". La Cisl, tra i sindacati, in questi anni, è stata l'organizzazione sindacale che più di altre ha preferito, almeno in un primo tempo, puntare al dialogo con il governo piuttosto che promuovere proteste ad oltranza, anche se ultimamente aveva cambiato rotta sottoscrivendo la piattaforma unitaria sulla riforma pensioni insieme alla Cgil di Susanna Camusso e alla Uil di Carmelo Barbagallo.

La Furlan adesso appare fiduciosa e ottimista sulle intenzioni dell'esecutivo.

"Il presidente del consiglio - ha detto oggi a margine dell'assemblea di Confcommercio in cui è intervenuto anche il premier Matteo Renzi - ha fatto una serie di valutazioni e mi sembra che abbia ripreso anche in positivo alcune questioni che condivido, a partire - ha sottolineato il leader della Cisl - dal bisogno di innovazione e di spinta in questo paese a puntare al futuro".

Per il segretario generale della Cisl, il presidente del consiglio "deve però - ha detto - imparare una cosa: insieme si fanno meglio queste cose". Dialogo e confronto prima di tutto non solo sulla riforma pensioni, è il suggerimento cislino. "Perché il paese per uscire dalla crisi più brutta che ha attraversato - ha detto la Furlan - credo abbia bisogno dell'intelligenza, della capacità, ma anche - ha sottolineato la dirigente sindacale - della rappresentanza sociale dei corpi intermedi, delle parti sociali e dei livelli istituzionali". Riusciranno governo e sindacati a trovare una sintesi ampiamente condivisa sulla riforma pensioni? Qualcosa di più, in questo senso, si potrebbe capire già il prossimo 14 giugno.