Forse oggi sarà la "volta buona" per trovare la quadra sulla riforma Pensioni 2016. E' in programma oggi 23 giugno, infatti, il nuovo vertice tra l'esecutivo e le parti sociali per il confronto sulla questione previdenziale e in particolare sulla flessibilità in uscita dal lavoro e per l'accesso alla pensione anticipata. L'appuntamento è a partire dalle ore 15 nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, quello di oggi è il terzo incontro tra governo e sindacati convocato in un mese.

Anticipo Pensionistico: nuovo incontro tra il governo e i sindacati

Anche stavolta a discutere dell'Anticipo Pensionistico (Ape) e dei vari problemi irrisolte sul fronte previdenziale - dalla vicenda esodati alla questione dei lavoratori precoci che reclamano la quota 41, dalla proroga fino al 2018 dell'opzione donna fino a maggiori tutele per i lavoratori impegnati in lavori usuranti - saranno il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Stefano Nannicini, entrambi nel Partito democratico dove dopo l'insuccesso elettorale c'è chi insiste sulla riforma pensioni e sul lavoro per "recuperare - ha detto il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano - un profilo di sinistra".

Il confronto di oggi ripartirà sostanzialmente da dove era stato interrotto la scorsa settimana, ovvero dalla proposta dell'uscita anticipata dal lavoro con un prestito delle banche e una polizza assicurativa da erogare in ogni caso mediante l'Inps, secondo quanto si è apprende da Palazzo Chigi.

Oltre all'Ape sono 12 i capitoli aperti nel quadro della riforma pensioni

Ma la questione previdenziale è certamente ben più complessa, pur rappresentando la flessibilità in uscita uno dei temi principali. Sono complessivamente dodici, infatti, i capitoli aperti nel primo vertice tra l'esecutivo e le parti sociali. Ma sull'Ape restano comunque da definire i termini delle penalizzazioni che comunque ci saranno sotto forma di rate di ammortamento per il prestito pensionistico ventennale.

Resta da capire, per esempio, chi effettivamente dovrà pagare il contro per le pensioni anticipate di lavoratori assunti in aziende in via di ristrutturazione e successivamente chi sarà a coprire i costi della copertura assicurativa. Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo vorrebbero anche capire durante il confronto col governo "l'entità della defiscalizzazione". Il ministro del Lavoro, a margine dell'ultimo incontro, ha comunque rassicurato sul fatto che ci sarà una pressione fiscale più bassa per i lavoratori che si trovano in difficoltà, ma su questo punto non ha fornito ulteriori dettagli che probabilmente illustrerà oggi.