Il rifiuto dei docenti, verificatosi in diversi istituti d'Italia, in merito al bonus valutazione istituito con la Buona Scuola, sta facendo discutere inevitabilmente anche sul piano politico. A questo proposito, l'onorevole Pd, Camilla Sgambato, ha pubblicato una propria riflessione sull'argomento: la deputata che, tra l'altro insegna dal 1994 nelle scuole secondarie di secondo grado, ha dichiarato di 'comprendere le ansie degli insegnanti', ma nello stesso tempo parla anche di 'grave errore', quello di voler estendere le ragioni della loro protesta anche verso il bonus premiale che, al contrario, dovrebbe vederli in prima linea e con un atteggiamento favorevole oltre che aperto.

Ultime news scuola, giovedì 30 giugno 2016: Camilla Sgambato 'Grave errore rifiutare il bonus'

L'onorevole Sgambato parla di sistema di valutazione che rappresenta una novità positiva, uno strumento che, finalmente anche qui in Italia, andrà a migliorare l'offerta formativa nelle scuole e la qualità dell'insegnamento.

'Il cambiamento spaventa' scrive la deputata PD 'anche se posso comprendere le ansie degli insegnanti, legittime ma talvolta ingiustificate'. I docenti, invece, dovrebbero accettare la sfida e uscire dai parametri che 'appiattiscono la nostra scuola'.

Sgambato: 'Il nostro impegno sul rinnovo contrattuale non potrà mancare'

L'onorevole Sgambato, pur sottolineando che gli insegnanti non possono rinunciare alle loro battaglie per il riconoscimento di alcune 'istanze sacrosante', ha richiamato l'attenzione sulle possibilità che il governo sta concedendo ai docenti: 'il nostro impegno non potrà mancare', ha dichiarato la deputata 'sappiamo come il contratto collettivo nazionale sia fermo da anni e come nel nostro Paese il potere contrattuale dei docenti sia assai ridotto.

Dobbiamo, comunque, alzarci in piedi e compiere questo passo che ci separa dal resto dell'Europa: gli altri Paesi hanno capito che la sfida riguarderà la nostra capacità di investire sull'istruzione e di migliorare la qualità del sistema educativo, anche attraverso l'innovazione della didattica.'