'Il bonus non lo vogliamo, grazie lo stesso.' Gli insegnanti dell'Istituto Comprensivo più grande di Bologna, il numero 14, hanno detto di no al 'premio' istituito dalla riforma Buona Scuola e destinato ai docenti più meritevoli. La contestazione parte proprio da qui, dalla periferia, da un complesso in cui lavorano 177 insegnanti e che vede iscritti quasi 1.400 alunni (di cui quasi il trenta per cento sono stranieri).
Ultime news scuola, domenica 26 giugno: 'Il bonus non lo vogliamo'
Giovedì scorso, 23 giugno, 72 docenti hanno deciso di firmare la 'dichiarazione di indisponibilità a ricevere il bonus', in occasione dell'ultimo collegio dei docenti: 'Noi non lo accetteremo, abbiamo intenzione di restituirlo alla Scuola, per sostenere i progetti dedicati agli studenti più deboli'.
L'Istituto Comprensivo 14 di Bologna si è schierato contro il sistema di valutazione introdotto dalla Buona Scuola, un sistema che va contro la libertà di insegnamento e che spinge, invece, verso l'introduzione delle gerarchie.
Docenti IC 14 di Bologna: 'Vogliamo che quel denaro venga destinato al miglioramento della scuola'
'La nostra presa di posizione non significa che vogliamo sottrarci al giudizio - ha dichiarato al quotidiano 'Repubblica', Romana Veronesi, una docente dell'Istituto Comprensivo 14 - Vogliamo che questo denaro vada a migliorare la scuola: la nostra è una scelta di coerenza, sì alla valutazione ma non fatta in questo modo'.
Anche perchè le regole per l'attribuzione del bonus sono le più disparate ed originali, alcune decisamente assurde, come i questionari compilati dagli studenti e le 'segnalazioni' da parte dei genitori.
'Si tratta di un meccanismo sbagliato - ha aggiunto Francesca Ruocco della Flc-Cgil - soprattutto perchè si stanno mettendo i docenti l'uno contro l'altro.'
Bonus docenti: l'alternativa è la distribuzione equa
C'è chi dice No al bonus della Buona Scuola, c'è chi, invece, vuole che il premio venga distribuito a tutti, in modo eguale, come all'Istituto Comprensivo 20: anche perchè i criteri di valutazione sono usciti solamente alla fine dell'anno scolastico.
In un altro istituto (l''Arrigo Serpieri' di Via Peglion) è stato deciso che gli insegnanti che avessero voluto concorrere per il premio, avrebbero dovuto presentare una domanda: anche in questo caso, in occasione di un'assemblea sindacale, è stato rivolto un appello di 'rinuncia' alla domanda.