All'indomani dell''inaspettato' (alcuni però lo chiamano disastroso) esito delle elezioni amministrative 2016, il Partito Democratico si interroga su quali possano essere le cause di questo responso elettorale e dove andare a porre rimedio. Certamente, ha pesato non poco il voto dei migliaia e migliaia di docenti e ATA che hanno, finalmente, potuto 'vendicarsi', dal punto di vista elettorale, per lo 'sgarbo' compiuto dal governo, lo scorso anno, con l'approvazione della riforma Buona Scuola.
Ultime news martedì 7 giugno 2016: Marina Boscaino 'Firmate per i referendum'
Per molti lavoratori della Scuola, però, si tratta solamente della vittoria in una battaglia, perchè, di fatto, la legge 107 resta intatta al suo posto, anche dopo le elezioni amministrative 2016.
Lo ha voluto ricordare Marina Boscaino, nota editorialista per 'Il Fatto Quotidiano', ma soprattutto insegnante di italiano e latino in un liceo classico di Roma (non fannullona, come ci tiene a ribadire). Sappiamo come Marina Boscaino sia particolarmente impegnata in queste settimane per sensibilizzare la raccolta delle firme per i quattro referendum che si prefiggono di abolire altrettante criticità della legge 107.
Scuola, ultime notizie 7 giugno: 'Lamentarsi non serve a nulla, abbiamo un futuro migliore'
L'appello lanciato tramite la propria pagina Facebook è eloquente. Ci si rivolge a tutti coloro che continuano a condividere post indignati contro l'indecente 'Buona Scuola' di Renzi & C., così come viene definita dalla blogger.
Mancano solamente tre settimane alla conclusione della raccolta delle firme ed è quindi tempo di produrre il massimo sforzo affinchè si possa concretizzare l'iniziativa partita la scorsa primavera per volontà del Comitato Promotore dei referendum.
'Lamentarsi senza far nulla non serve a niente' scrive Marina Boscaino 'bisogna andare a firmare, ditelo anche ai vostri amici.
Nulla è definitivo, se non lo vogliamo' è lo slogan attraverso il quale si invita chi non lo avesse ancora fatto a sottoscrivere i referendum.
'Abbiamo un futuro migliore, cerchiamo di non farcelo scappare'. Servono 500.000 firme entro la penultima settimana di giugno: l'unica via per esprimere la contrarietà è il referendum.