Candidati al concorso 2016 nella Scuolapreparati e, soprattutto, abilitati, condizione essenziale per potersi candidare secondo la Buona scuola di Renzi, ma i modesti numeri dei promossi sono allarmanti. In molte classi di concorso e in varie regioni italiane, i candidati docenti che hanno superato la primadelle due prove previste (lo scritto) sono stati appena la metà, se non di meno. E, intanto, l'Accademia della Crusca lancia l'allarme sulla preparazione nella lingua italiana dei candidati: ormai esperti della didattica, con molti anni di insegnamento accumulati, competenti nelle lingue straniere e nell'informatica, molto meno nella lingua nazionale.

Ma la colpa non è loro: è del ministero dell'Istruzione.

Concorso docenti 2016: numeri impietosi, la metà dei candidati bocciati

Alcuni dati sono stati pubblicati nell'edizione di ieridel quotidiano La Sicilia: la situazione è critica proprio nelle materie letterarie, in filosofia, ma ancora di più le percentuali di promossi allo scritto si riduce per il concorso nel sostegno. Per le scuole primarie del Piemonte, hanno passato lo scritto solo in centotrenta su 333 e su un totale già in deficit di candidati, dato che i posti disponibili sono 378. Nella migliore delle ipotesi, e cioè che tutti i promossi superino anche gli orali, la metà dei posti a disposizione dovrà essere coperta dalle supplenze.

Nel Lazio il 54 per cento dei candidati agli istituti superiori non ha superato lo scritto.Come è possibile spiegare tante bocciature?

Bocciature concorso scuola 2016: candidati non valutati in italiano

Sotto accusa sono finiti proprio i test delle prove scritte del concorso, secondomolti predisposti in modo da procurare il maggior numero di bocciature.

E' cosi per i sessantuno candidati lombardi candidati alle68 cattedre di una classe di concorso che, bocciati, hanno scritto una lettera al Presidente Mattarella ed al ministro Giannini per manifestare il proprio dissenso sui risultati raggiunti, nonostante la preparazione e l'abilitazione. Anche l'Accademia della Crusca contesta i test scritti del concorso 2016: le prove, così come sono state predisposte, non prevedonola valutazione dellacompetenza dei candidati alle scuole medie e superiori nelle materie letterarie.

Delle sei domande dello scritto, infatti, quattro riguardavano la letteratura, una la geografia e una la costituzione. Nessuna domanda, pertanto, sulla lingua italiana. Per questo motivo, sul sito della Crusca è possibileleggere il tema di discussione lanciato dall'Accademia: come si può pretendere che i futuri professori insegnino la lingua nazionale se non sono mai stati valutati?