Un notevole successo è stato riscosso dalla petizione lanciata qualche mese fa dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano che si è detto soddisfatto dell'obiettivo raggiunto. La petizione, infatti, avrebbe raccolto oltre 50 mila firme a sostegno del disegno di legge n. 857 incamerato già da tempo in Commissione Lavoro alla Camera.

Raccolte 50 mila firme a sostegno del ddl 857

"Sul tema delle Pensioni vanno evitati errori e improvvisazioni", è quanto sostenuto dallo stesso Damiano ricordando la necessità di una norma corretta che potrebbe abolire le restrizioni per migliaia di lavoratori e pensionati introdotti dalla Riforma Fornero approvata nel 2011.

La battaglia del Partito Democratico ha avuto inizio circa tre anni fa e continua tuttora ad essere al centro della discussione affinchè il Governo Renzi intervenga su una maggiore flessibilità in uscita.

Il ddl 857 elaborato dall'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano prevede l'uscita a partire dai 62 anni di età anagrafica e 35 anni di versamenti contributivi andando incontro ad una penalizzazione massima dell'8% decrescente di 2 punti percentuali per ogni anno di anticipo dell'età pensionabile che è fissato fino ad un massimo di quattro anni. Per i lavoratori precoci, invece, si prevede l'uscita con Quota 41, ovvero dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di contributi effettivamente versati senza considerare l'età anagrafica e senza penalizzazioni.

Il ddl 857 da includere in legge di stabilità ma senza errori

Una misura che potrebbe essere inclusa nella Legge di Stabilità senza creare ulteriori errori e maggiori oneri per le casse statali. "L'importante è non fornire conti gonfiati per quanto riguarda i costi dell'operazione, come è stato fatto, o pretendere penalizzazioni troppo pesanti che non eserciterebbero nessuna attrazione nei confronti dei sindacati", ha spiegato il deputato del Pd ricordando la necessità di ricorrere agli 80 miliardi di euro risparmiati con la Riforma Fornero. Intanto, la conferenza stampa per rendere note le 50 mila firme raccolte è stata fissata per oggi 6 luglio alle ore 10 presso la sala stampa della Camera dei Deputati.