Le ultime novità sulle pensioni non possono non partire dal prossimo incontro tra sindacati e governo, incontro nel quale molti ripongono grandi speranze. Il ministro Giuliano Poletti, a margine dell'incontro di Bari sulle tematiche del lavoro giovanile e delle imprese sul territorio, ha annunciato che l'accordo è stato trovato e che il prossimo incontro si terrà venerdì 29 luglio alle ore 12. A partecipare saranno cinque personalità: lo stesso Poletti, il 'temuto' sottosegretario bocconiano e renziano, Tommaso Nannicini, e poi i tre segretari dei sindacati confederali, Susanna Camusso, Carmelo Barbagallo e Annamaria Furlan.

L'intenzione di Poletti sarebbe quella di fare il punto della situazione sui confronti precedenti, ma non ha accennato a nessun tema in particolare: le critiche degli ultimi giorni da parte dei sindacati riguardavano proprio il fatto che né il ministro né il sottosegretario Nannicini entrano mai nel merito delle questioni. Si segnalano oggi anche un nuovo intervento di Morando e un nuovo intervento di Cesare Damiano, più o meno in linea con quelli che abbiamo segnalato nella giornata di ieri.

La 'coperta corta', precoci, esodati e le ultime novità pensioni oggi 27 luglio

La coperta sarebbe corta: la possibilità di trovare i fondi per la copertura finanziaria di tutti gli interventi di riforma Pensioni che si intenderebbe mettere in campo sembra essere molto ridotta.

Le ultime novità sulle pensioni segnalano un intervento di Morando, sulle pagine de La Repubblica, che sembra confermare quanto da lui detto nei giorni scorsi: l'APE si farà e non dovrà costare troppo (molti hanno interpretato le sue parole come una sorta di anticipazione sull'entità delle penalizzazioni), mentre su gli altri capitoli sarà molto difficile intervenire.

Le previsioni sul PIL sono a ribasso e la 'coperta è corta'. Si allontanano sempre di più, dunque, interventi che dovrebbero risolvere situazioni 'locali': una soluzione accettabile e adeguata per i lavoratori precoci – la Quota 41 sembra essere definitivamente tramontata e si sta pensando a una sorta di bonus; l'ottava salvaguardia per i cosiddetti 'esodati'; e poi tutti gli altri nodi come le ricongiunzioni onerose, la quattordicesima, il bonus di 80 euro, l'Opzione donna e via discorrendo.

La priorità del governo, afferma Morando, non sono le pensioni ma il taglio al cuneo fiscale e la produttività.

Damiano e le ultime novità pensioni oggi 27 luglio

Il governo Renzi, insomma, sta mandando segnali chiarissimi, anche se non immediatamente espliciti: la coperta è corta e una riforma pensionicomplessiva e riguardante tutte le situazioni contingenti non può essere messa in campo. Cesare Damiano, intanto, interviene più o meno quotidianamente, rilanciando la sua idea sulle pensioni, il lavoro e in generale il welfare state. In piena opposizione con quanto affermato da Morando, l'ex ministro del Lavoro sottolinea come la priorità del governo dovrebbe essere proprio la riforma pensioni in tutte le sue sfaccettature (dalle penalizzazioni zero per alcune categorie, ai precoci, passando per esodati, ricongiunzioni, etc.).

secondo Cesare Damiano, insomma, il governo Renzi dovrebbe pensare maggiormente agli ultimi e ai più poveri e deboli socialmente, soltanto in questo modo potrebbe ricostruire la fiducia perduta del suo elettorato. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.