Continuano, purtroppo, le segnalazioni di mancati pagamenti degli stipendi ai supplenti. Nonostante le rassicurazioni del sottosegretario al Miur, Davide Faraone, in merito alla regolarizzazione delle erogazioni stipendiali a partire dal 2016, numerosi docenti precari devono fare i conti (spesso al centesimo....) per riuscire ad arrivare a fine mese, visto che i soldi si fanno aspettare.
Una lettera-sfogo, firmata da Rosanna De Angelis, e inviata a Tecnica della Scuola, illustra in maniera eloquente la drammatica situazione in cui si trovano molti insegnanti.
Ultime news scuola, venerdì 15 luglio 2016: stipendi supplenti, ancora ritardi nei pagamenti
Il governo 'continua a prenderci in giro', scrive la docente di terza fascia che si autodefinisce 'cancellata dalla riforma Buona Scuola', un'insegnante che non percepisce il proprio stipendio sin dal mese di marzo.
'Devo riuscire a farmi bastare i cinquanta euro che sono rimasti sul mio conto corrente' mentre i piani alti continuano a ripetere in TV il loro messaggio propagandistico riguardante lo stanziamento di fondi per miliardi di euro in varie attività...
Se uno Stato non si può permettere di pagare i propri dipendenti, continua l'insegnante, deve semplicemente smettere di erogare il servizio. A questo proposito, viene fatto un esempio: 'Se io riconosco di non potermi permettere l'acquisto di un panino, semplicemente non lo acquisto.
Non è che lo prendo, me lo mangio e poi gli dico al panettiere che, forse fra tre mesi, glielo pagherò'.
Stipendi supplenti: 'Non siamo degli schiavi, il governo fa finta di non vedere la nostra miseria'
I docenti non sono degli schiavi, prosegue Rosanna De Angelis, visto che lavorano per 18 ore alla settimana oltre a spenderne altrettante per preparare le lezioni o a correggere i compiti.E' un governo che 'fa finta di non vedere una realtà fatta di miseria' è l'ultima, amara considerazione della docente, che ricorda come il Ministro Giannini e il Presidente del Consiglio Renzi abbiano elargito agli insegnanti di ruolo il bonus dei 500 euro, oltre a regalarlo anche ai diciottenni prima delle elezioni.
'Io e gli altri docenti' conclude Rosanna De Angelis 'abbiamo svolto il nostro lavoro con impegno e dedizione' ma veniamo ripagati a pesci in faccia.