Proseguono i dibattiti sulla riforma pensioni: ultime notiziearrivano soprattutto da parte del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il quale ha precisato quali sono i numeri del governo, quanto il sistema paese 'può' spendere per quanto riguarda una riforma del sistema pensionistico. I 'numeri' di Poletti sembrano essere il più importante dissuasore, nella misura in cui sembra essere chiaro che sia impossibile qualsiasi misura che sia più complessiva. Nel frattempo, nella giornata di martedì 12 luglio, dovrebbero iniziare i confronti intorno al disegno di legge delega sulla povertà: si tratta di un pacchetto di misure che dovrebbe garantire una vita dignitosa e l'accesso ai servizi per tutti coloro che si trovano in uno stato particolare di indigenza.

Insomma, il governo Renzi intende muoversi su due fronti: da un lato quello pensionistico, con la misura tanto contestata dell'APE; dall'altro quello assistenziale, mediante un insieme di provvedimenti che saranno in discussione a giorni.

I 'numeri' di Poletti e ultime notizie pensioni, oggi 11 luglio

Si continua a parlare praticamente ogni giorno della nuova riforma Pensioni: ultime notizie giungono dal governo Renzi, che ha preferito chiarire quali sono i fondi a disposizione per qualsiasi tipologia di intervento che si voglia mettere in campo. Il ministro Giuliano Poletti ha rilasciato un'intervista al sito affaritaliani.it e ha chiarito quali sono i margini economici di movimento che ha l'esecutivo: la cifra è di 600/700 milioni di euro, oltre i quali è impossibile andare.

Si tratta, ovviamente, di un investimento economico molto ridotto, considerata la platea di coloro che vorrebbero usufruire di un ammorbidimento dell'uscita anticipata, e la motivazione risiede nel fatto che l'Italia ha dei precisi vincoli di bilancio con l'Europa ai quali non è concesso trasgredire, soprattutto dopo quanto accaduto (e quanto sta accadendo e accadrà) con la Brexit.

Le parole di Poletti sono sembrate un avvertimento anche ai sindacati: è impossibile formulare ipotesi alternative alla riforma pensioni tramite APE, perché, come ha detto lo stesso ministro, chi vorrà andare in pensione prima dovrà pagare questo 'privilegio'.

La delega sulla povertà: ultime notizie pensioni oggi 11 luglio

Ma non si discute soltanto di APE e riforma pensioni: ultime notiziearrivano anche sul fronte del sistema assistenziale con le discussioni intorno al disegno di legge delega sulla povertà.

Il problema resta la tenuta dei conti dell'Inps anche perché si paventa spesso la possibilità di un default per l'intero sistema previdenziale e assistenziale italiano. Sono due i meccanismo di fondo del disegno delega sulla povertà: il primo riguarda uno strumento nazionale di sostegno alla povertà, che dovrà essere indicato a livello governativo e dovrà essere applicato a tutte le situazioni contingenti; il secondo riguarda, invece, un riordino complessivo di tutti gli strumenti che si sono accumulati negli anni per quanto concerne la dimensione 'assistenziale. L'elemento decisivo sarà quello di un ripensamento dell'ISEE, che rappresenterà la base di accesso a queste 'nuove' forme di contrasto alla povertà: sarà, ovviamente, su quest'ultimo punto che si accenderanno i confronti e gli scontri. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.