Sono allarmanti i dati degli aspiranti docenti bocciati al concorso nella Scuola del 2016. Appena il 45 per cento del totale dei candidati, infatti, ha superato la prova scritta ed è stato ammesso all'orale. Sul tema è intervenuto Andrea Gavosto della Fondazione Agnelli che ha fatto l'analisi della situazione delle assunzioni nella scuola per l'anno scolastico che sta per iniziare, manifestando la propria preoccupazione sulla qualità degli insegnanti e sullaloro preparazione, frutto di sbagli fatti nelle politiche scolastiche degli ultimi anni.

Concorso scuola 2016: docenti abilitati, ma impreparati

Tra domande difficili alle prove scritte del concorso e scarsa preparazione, Gavosto sceglie questa seconda ipotesi. Innanzitutto perché, secondo Gavosto,la qualità dei professorinon è uniforme da zona a zonadell'Italia. Ma, complessivamente, non è all'altezza di poter affrontare brillantemente un concorso.Il dato è ancora più allarmante se si pensa che gli aspiranti docenti che si sono candidati al concorso erano già abilitati, cioè avevano già superato un esame di abilitazione. I corsi di abilitazione, a loro volta, sono molto diversi tra loro rispetto all'obiettivo della preparazione. Pertanto, andrebbe modificato per prima cosa l'accesso all'abilitazione, dato che questo sistema si è dimostrato fallimentare.

In più, dati i pessimi risultati avutisi finora dalla prova scritta del concorso, di sicuro numerose cattedre delle scuole rimarranno scoperte".

Concorso docenti 2016: precari aspiravano alla cattedra con l'anzianità

Il concorso rimane, in ogni modo, la strada maestra per l'accesso alla professione dell'insegnamento. "La situazione attuale è anche frutto delle politiche degli ultimi decenni - analizza Gavosto - Infatti, prima della riforma Profumo del 2012, non si faceva un concorso da ben tredici anni, con il risultato che le graduatorie si sono ingrossate di aspiranti docenti che avevano come biglietto di presentazione solo gli anni di supplenza ed il punteggio accumulato.

Non è stata fatta, in altre parole, una effettiva verifica delle competenze degli insegnanti. Tuttavia, i risultati del concorso che si sta svolgendo stanno rivelando una situazione ben inaspettata e, cioè, che le competenze dei futuri professori non sono sufficienti per assicurare la qualità dell'insegnamento e, conseguentemente, del sistema scolastico".

L'analisi ultima, il direttore della Fondazione,la riserva ai precari delle graduatorie: "Chi si è illuso per dieci o quindici anni di poter essere immesso in ruolo senza passare da un esame, probabilmente oggi riscontra le maggiori difficoltà a superare il concorso".