Molti diplomati magistrali, con l'avvicinarsi delle convocazioni per le assegnazioni delle cattedre per il nuovo anno scolastico, si trovano alle prese con il corretto inserimento in Gae da parte degli Uffici Scolastici Territoriali. La questione interessa soprattutto quelle docenti che avevano ottenuto la prima cautelare per l'impugnazione del D.M. 495/2016. In alcune regioni d'Italia le amministrazioni locali richiedono un decreto di ottemperanza. Questo succede a causa delle diversità di interpretazione da parte dei vari Uffici Scolastici Territoriali delle disposizioni emanate da tribunali amministrativi e dal Miur.
Molti diplomati magistrali perciò, preoccupati di perdere le cattedre provenienti dalle prime convocazioni, chiedono ai sindacati e agli studi legali come comportarsi per verificare il corretto inserimento nelle Gae.
L'ottemperanza non è un obbligo
Alcuni consigli elargiti dai soggetti sopra indicati, per evitare di dover ricorrere ad una ulteriore spesa per avere l'ottemperanza richiesta dagl UST, sono quelli di recarsi presso gli uffici preposti con decreto cautelare alla mano in copia e con la documentazione della nota Miur numero 5327 dello scorso 24 febbraio 2016, grazie alla quale possono essere sbloccate le assunzioni per il personaleche ha ottenuto il decreto cautelare dal TAR LAZIO. In quest'ultima è contenuta la disposizione del Miur in base alla quale si possono ottenere incarichi a tempo determinato e indeterminato anche in presenza di un inserimento in Gae con Riserva.
Rispettare e tutelare il diritto dei diplomati magistrali
Per tutelare la propria posizione i diplomati magistrali possono benissimo pretendere, presentando tutta la documentazione descritta nel paragrafo precedente, il rispetto da parte degli UST delle ordinanze rilasciate dal TAR. La consapevolezza di conoscere perfettamente il proprio diritto alla chiamata a seconda del punteggio, che le segreterie sono tenute a riportare verificandolo sui sistemi informatici del MIUR, è determinante per avere l'inserimento in Gae e la stipula dei contratti come da nota Miur 5327.
L'inosservanza di quanto descritto è passibile di omissione di atti di ufficio e non osservanza di un provvedimento giurisdizionale, tale per la quale è possibile anche chiamare i carabinieri. Esistono sanzioni pecuniarie per quei dipendenti che non osservano correttamentele disposizioni provenienti dai ministeri e dai tribunali.