Nella giornata di ieri ha fatto scalpore la notizia, riguardante le procedure di 'chiamata diretta', secondo la quale alcune docenti sarebbero state discriminate durante il colloquio. La motivazione riguarda la 'gravidanza' e l'eventuale richiesta di aspettativa: i presidi, durante il colloquio, infatti, avevano posto una serie di domande che poco avevano a che fare con le competenze e che riguardavano la vita privata e il desiderio di avere figli. La questione non poteva non arrivare al ministro Giannini che è intervenuta con un comunicato all'Ansa: il pericolo sollevato è che le donne possano essere discriminate in tutte le nuove procedure, anche per quanto riguarda le premialità (decise sempre dal preside) e la possibilità di 'carriera'.
La Giannini risponde sulle discriminazioni nelle procedure di 'chiamata diretta'
La 'chiamata diretta' sta suscitando molte polemiche. Il ministro Giannini è intervenuto per sottolineare che i presidi non devono discriminare le donne ponendo domande su figli e gravidanze; se, infatti, è vero quanto riportato dalla Cisl e dalla Uil Marche, allora la situazione è particolarmente grave. La Giannini ha invitato tutti coloro che dovessero fare esperienza di atti discriminanti a denunciarli agli Uffici Scolastici Regionali. Comunque, la situazione non sarebbe preoccupante, in quanto, con il nuovo sistema in vista dellavalutazione dei Dirigenti Scolastici che è stato approvato nel mese di giugno, ci sono tutti gli strumenti per 'punire' i colpevoli e 'censurare' comportamenti inaccettabili.
Le dirette interessate, però, temono che la situazione delle donne nella Scuola possa peggiorare sensibilmente: il vero pericolo è che i presidi possono decidere della carriera degli insegnanti in maniera molto più 'libera' di quanto si possa ritenere, concedendo premialità incidendo sulle possibilità di 'carriera', cioè di trasferimento in sedi più comode e ambite.
La discriminazione delle donne, in ambito scolastico, secondo le dirette interessate, riporterebbe l'orologio della storia all'indietro. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.