In Abruzzo c'è stato il primo pronunciamento di un tribunale amministrativo in seguito ad un ricorso che impugnava le graduatorie di merito del concorso docenti in atto per la cdc A050. Alcuni docenti, bocciati al concorso manon rassegnati minimamente all'ingiustizia subita, hanno proposto ricorso avverso il decreto dell'Usr Abruzzo col quale veniva costituita la commissione d'esame. La notizia ha fatto rapidamente il giro dei vari gruppi docenti sui social, scatenando la reazione di chi ha avuto medesima sorte. Su Giustizia amministrativa .it il ricorso numero 334/2016 è stato pubblicato il 29 luglio col numero di protocollo 00178/2016.

La richiesta di annullamento delle graduatorie di merito

Il Tar Abruzzo ha accolto il ricorso dei docenti della classe di concorso A050 per i criteri di formazione delle commissioni giudicatrici di questo concorso per titoli ed esami. A rappresentarli in tribunale è stato l'Avv. Francesco Carchidi. In seguito all' istanza di misure cautelari monocratiche da questi avanzata, il tribunale ha sospeso l'efficacia delle graduatorie di merito impugnate fino alla discussione che si terrà il prossimo 14 settembre 2016. Ovviamente questo comporta che gli eventuali vincitori non potranno entrare di ruolo finché non verrà concluso il ricorso.

Azioni in corso

In questo periodo particolare, le cronache si incentrano sui casi di concorsiirregolari; questo concorso docenti in particolare si trova al centro dell'attenzione dei precari per le numerose segnalazioni di “mala gestione” da parte degli enti preposti.

Una testimonianza di come si stiano organizzando si trova sul web, con la raccolta di preadesioni per impugnare le graduatorie di merito. Basta digitare la stringa che segue per inserire i propri dati ed ottenere una email in caso di raggiungimento di un gruppo consistente di aspiranti ricorrenti omogenei per USR e cdc: http: //azionescuola .org/ preadesioni-per-impugnare-le-graduatorie-di-merito-e-annullare-il-concorso. Ricordiamo che il termine per impugnare le graduatorie che è di 60 giorni dalla data della loro pubblicazione.