La macchina infernale del Miur che sciorina bocciati al concorso in quantità industriale non arresta la sua corsa. Nè la mancanza di commissariferma i padroni del vapore che con una nota emessa al riguardo bypassa le regole e consente di cercare i commissari reclutandoli anche tra gli esperti o tra gli amici dei presidi. Il paradosso diventa realtà, i bocciati all'esame possono essere chiamati a fare da commissari per valutare i colleghi che ce l'anno fatta, perché ciò che conta è portare a termine questo concorso farsa per dimostrare all'opinione pubblica che la classe docente non è capace di insegnare.

Le assurdità della burocrazia del Miur

A raccontarel'incredibile vicenda del docente che ha ricevuto la nomina è il Corriere della Sera. La precaria chiamata dalla segreteria scolastica per far parte della commissione esaminatrice, Antonella Scilef, ha otto anni di supplenze alle spalle nella lingua francese, una abilitazione con il Tfa e un master di lingua francese con livello B2 conseguito con 89.50/100. Dopo aver appreso che è una tra le migliaia di docenti respinti per non aver superato la prova, Antonella viene opzionata per far parte della commissione esaminatrice. Uno dei paradossi della buona Scuola prende forma e diventa difficile spiegare all'opinione pubblica che si può essere buoni per insegnare, purché con contratti di supplenza, e al tempo stesso incapaci di fare lo stesso mestiere perché occorre pagarli di più.

Superare il concorso vuol dire essere immessi in ruolo con stipendio pieno, superiore a quello di un semplice supplente. Sdegnata, la docente boccia e respinge la proposta al mittente “ per una questione di etica”, come tiene a precisare.

Ciò che l'opinione pubblica deve sapere

Si può riconoscere di aver sbagliato, magari di non essersi preparati a sufficienza, ma qui le regole sono state cambiate in corso d'opera e sotto gli occhi di tutti.

Il senso delle dichiarazioni della docente respinta al concorso riassume le difficoltà procedurali incontrate dal Miur per trovare commissari con paghe basse e continui cambiamenti che stanno producendo ritardi consistenti nelle correzioni. Ma per una questione di etica non si può accettare una nomina dopo essere stati bocciati.Resta da chiarire chi abbia sbagliato, continua la docente, se le università che hanno rilasciato le abilitazioni con le quali si lavora da anni oppure i commissari, in molti casi nemmeno preparati sulle materie d'esame, con probabili strascichi giudiziari nei tribunali per le clamorose irregolarità riscontrate in tutta Italia.