L'istituto della raccomandazione vige in Italia da tempo immemore. Il famoso posto fisso che riempie i sogni di migliaia di italiani e turba le notti dei disoccupati, spinge a cercare favoritismi e scorciatoie che caratterizzano gli italiani e preservano la logica del voto di scambio. Dall'istituzione della Repubblica dopo la fine sella seconda guerra, la mentalità italiana del posto fisso passa sempre per fare il concorso che l'art.97 della Costituzione esplicita per accedere agli impieghi nella P.A. Da allora i casi di concorsi truccati non si contano più.

I furbi a discapito degli onesti, la cultura della scaltrezza e dell'opportunismo a discapito di un merito che in Italia non è mai esistito.La mancanza di commissari al concorso docenti non fa cambiare idea all'esecutivo. E nel frattempo i giovani scappano all'estero. La breve rassegna di casi di concorsi truccati che segue indigna e fa riflettere.

Il caso siciliano

A Catania nel 2004 fu bandito un concorso per istruttore direttivo del comune. E' successo che la commissione aveva corretto a penna i voti, fatto accertato dalla Magistratura. A causa di questo fatto sono tanti i dipendenti che non possono svolgere le funzioni di istruttore direttivo da ben 12 anni.

Il caso delle Forze Armate

A Napoli la Guardia di Finanza ha scoperto un illecito per il concorso del 2015 per entrare nell'Esercito Italiano.

Per conoscere in anticipo l'algoritmo che rivelava le domandedel quiz un operaio pagò 10 mila euro. Due persone sono state poste agli arresti domiciliari per questo e altre due sono state sospese dal servizio. C'è stato anche chi ha pagato 25.000 euro per entrare in possesso del prezioso algoritmo senza ottenere l'agognato posto fisso.

Le promozioni erano pilotate dall'alto, come accertato dagli organi inquirenti del caso.

Il caso di Napoli

Il concorso per avvocati svoltosi nel capoluogo a metà dicembre dello scorso anno è salito alla ribalta delle cronache per la clamorosità delle copiature che si sono verificate. Sono stati migliaia i candidati a realizzare un elaborato identico in tutto e per tutto, parola per parola.

La procura ha accertato che a copiare è stato il 20% dei candidati e ora tutto potrebbe saltare perchè il concorso con tutta probabilità sarà annullato.

Retaggio di una mentalità superata

Si discute di chiamata diretta degli insegnanti, peraltro incostituzionale perchè viola gli articoli 33 e 97 della Costituzione, cercando di emulare quanto avviene nel resto dell'Europa e mutuandone il peggio anziché promuovere le vere eccellenze italiane che quando vengono messe alla prova, come nei diversi casi di cui ci raccontano le cronache statunitensi, dimostrano reali competenze e capacità. Si preferisce speculare sulla buona fede dei nostri giovani, attratti dalla prospettiva del posto fisso, che si sottopongono inconsapevolmente a queste farse anziché estrapolare il meglio dall'ordinamento italiano stesso.

Esiste già infatti ed è contenuto nell'art.97 al punto in cui si fa eccezione secondo i casi previsti dalle legge. Casi come quelli dell'ultimo concorso, dove i ritardi delle correzioni degli scritticostringeranno molti docenti dell'infanzia e primaria a rinviare le assunzioni al 2017, non si verificherebbero certamente più e le procedure di reclutamento garantite dallo scorrimento in ruolo per titoli svuoterebbero davvero le graduatorie esistenti.