Lo stanziamento di almeno 2 miliardi di euro per finanziare le misure riguardanti i lavoratori precoci, gli usuranti, gli esodati e la proroga dell' opzione contributivo donna da inserire nella prossima Legge di Stabilità sarebbe la richiesta del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano a margine dei vari incontri tenutisi in questi giorni tra Governo e sindacati.
Damiano contrario alla divisione degli interventi in due tempi
Lo stesso Damiano, infatti, non sembra d'accordo all'ipotesi dello spacchettamento in due tempi visto che nella Legge di Stabilità 2017 potrebbero essere esclusi ancora una volta gli esodati e i lavoratori precoci i quali potrebbero ricevere risposta nella prossima primavera.
Nei giorni scorsi, il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, avrebbe ricordato la necessità di intervenire sulla riduzione della pressione fiscale. Argomento che stando alle dichiarazioni dello stesso Calenda viene ritenuto una grande priorità per lo sviluppo economico del Paese. La risposta dell' ex ministro del Lavoro Damiano, non tarda ad arrivare: "Le dichiarazioni del ministro Calenda, se diventassero la linea del Governo nella prossima legge di Bilancio, sarebbe inaccettabile. I lavoratori e i pensionati sono stanchi di aspettare il sol dell'avvenire. I sacrifici sono stati fatti abbondantemente: sulle Pensioni, sul lavoro e sul blocco dei contratti", ha affermato.
Chiesto lo stanziamento di almeno 2 miliardi
E' questo il motivo che spinge lo stesso Damiano a chiedere lo stanziamento di almeno 2 miliardi di euro da aggiungere ai risparmi accantonati nel Fondo Esodati per finanziare le misure come il riconoscimento dell'attività usurante, il pensionamento dei precoci, la proroga del regime sperimentale donna e l'ottava misura di salvaguardia per i rimanenti esodati.
Secondo Damiano, si potrebbe partire dalla proposta del Partito Democratico incardinata in Commissione Lavoro alla Camera riguardante il pensionamento a partire dai 62 anni di età anagrafica e 35 anni di versamenti contributivi pena una riduzione massima dell'8 % visto che al momento risulta la più appetibile dal punto di vista finanziario.