I Partigiani della Scuola Pubblica nuovamente all'attacco del ministro Giannini: in particolar modo, per la sue dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera lo scorso 13 agosto. In quell'occasione, si parlò di algoritmo per i trasferimenti dei docenti come 'modello matematico' e non come 'entità metafisica'.

Ultime news scuola, 17 agosto: PSP a Giannini 'In fondo, Lei ha ragione, ecco perchè'

'Ministro, Lei ha ragione' affermano in tono polemico i PSP, sottolineando come le responsabilità non sono da attribuire ai modelli matematici ma a coloro che li adottano e li progettano, ovvero gli alti esponenti istituzionali.All'interno del loro comunicato, i Partigiani della Scuola Pubblica elencano diversi casi di docenti rimasti 'vittima' di palesi ingiustizie legate non solamente ai loro punteggi in graduatoria ma anche alle loro particolari situazioni famigliare (figli con gravi handicap).

E' dallo scorso mese di dicembre, sottolineano i PSP, che il ministro dell'istruzione, Stefania Giannini non risponde ad una interrogazione parlamentare in merito a situazioni come queste e nemmeno il sottosegretario al Miur, onorevole Davide Faraone non ha fornito risposte all'appello lanciato dalla Gilda Nazionale.

Tra i diversi casi citati, però, non poteva mancare il riferimento alla moglie del premier Matteo Renzi, la professoressa Agnese Landini, assunta nel potenziamento a Firenze nel 2015 per la cdc A051 e che anche quest'anno resterà vicino casa.

Mobilità docenti ultime notizie: 'Ministro, se non ha risposte da dare, esistono le dimissioni'

Qualcosa non va, allora, perchè il 'modello matematico' sembra sapere benissimo chi favorire, a dispetto del precedente sistema di reclutamento che, al contrario, non guardava in faccia a nessuno.

'Ministro Giannini, se lei non ha risposte da dare' scrivono i Partigiani della Scuola Pubblica 'e non ricorda più nemmeno che in Italia esiste la legge 241/90 sulla trasparenza nelle pubbliche amministrazioni, Le ricordiamo che esiste pur sempre anche il nobile istituto delle dimissioni, anche se, con questo governo, sembra che tale istituto sia ormai caduto in disuso. I docenti non vogliono favori, ribadiscono i PSP, ma pretendono giustizia e trasparenza. Potrete leggere l'intero comunicato sul sito Web dei Partigiani della Scuola Pubblica.