L'esecutivo deve pensare a sterilizzare un possibile aumento dell'Iva, a tagliare l'imposizione che grava sul lavoro e a rinnovare il contratto dei lavoratori pubblici, mentre la questione della riforma previdenzialesarebbesuccessiva a queste premesse. È questa l'opinione espressa dal Viceministro all'Economia Enrico Zanettinel corso diuna recente intervista rilasciata al quotidiano La Stampa. Secondo l'esponente del Governo, il focus dei prossimi interventi deve essere centrato sul rilancio del Paese, mentre dal punto di vista del welfare è necessario "implementare misure di protezione sociale per chi non ha né lavoro, né Pensioni".

Qualsiasi ulteriore intervento previdenziale potrà arrivare "soltanto poi", essendo di fatto un'operazione volta a ridistribuire le risorse in modo tale da "rendere più generoso il sistema previdenziale". Non è mancato poi un commento sulla questione delle coperture, seppure Zanetti ha tranquillizzato sul fatto che le risorse ci siano.

Riforma pensioni, risorse disponibili non potranno coprire tutte le aspettative

Per quanto concerne le coperture di bilancio utili ad avviare la riforma previdenziale, il Viceministro ha sottolineato la presenza di risorse da destinare al capitolo, sebbene abbia indicato contemporaneamente la necessità di dare un ordine di priorità alle misure. In questo senso, appare difficile che tutte le aspettative possano essere accolte: "una cifra chiara oggi è difficile da quantificare [...] ma secondo me è discutibile porre le pensioni al primo posto della classifica delle priorità".

Resta però implicitoche al momento nessuno desidera sbilanciarsi, tanto che diversi esponenti dell'esecutivo hanno rimandato alla fine del prossimo mese di settembre la comunicazione finalerelativa alpiano di risorse effettivamente stanziato in favore delle uscite anticipate e delle altre misure di welfare previdenziale.

Pensioni anticipate, confronto con Europa porti a maggiore flessibilità

Nel frattempo non è mancato nel corso dell'intervista un nuovo riferimento al confronto in essere con l'Europa: "serve più determinazione" spiega Enrico Zanetti, sottolineando che il tema della flessibilità è cruciale. L'Italia sta facendo le riforme, pertanto "dove sta scritto che la flessibilità debba essere concessa una tantum?

" chiede provocatoriamente l'esponente del Governo, riferendosi alle discussioni in essere ormai da tempo nei confronti di chi interpreta in senso maggiormente rigido e restrittivo l'architettura delle regole presenti in UE. Resta però il fatto che l'andamento dell'economia mostra evidenti segni di rallentamento, mentre all'orizzonte una nuova fase di stagnazione potrebbe togliere risorse proprio nel momento in cui queste risultano fondamentali non solo per intervenire sulle pensioni, ma anche per rilanciare il Paese.

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