Vi abbiamo riferito, in precedenza, in merito all'intervista-sfogo pubblicata, dal quotidiano 'Repubblica', di una docente siciliana, originaria della provincia di Agrigento, che, in riferimento alla questione riguardante la mobilità, ha parlato di 'punizione inflitta dallo Stato'.
Sull'edizione odierna dello stesso quotidiano (domenica 7 agosto 2016), è arrivata la pronta risposta da parte di una collega, Mara Rechichi, originaria di Locri, in provincia di Reggio Calabria. 'La mia collega di Agrigento non deve avere paura di partire - ha esordito l'insegnante calabrese - Io lo feci 10 anni fa e posso dire che è stata la scelta giusta: per me, insegnare a Torino è stata un'enorme opportunità di crescita'.
Ultime news scuola, 7 agosto: mobilità docenti 'Cara collega, trasferirmi a Torino è stata la mia fortuna'
Di tutt'altro parere, quindi, Mara Rechichi che, parlando della sua esperienza lavorativa presso l'Istituto comprensivo Tommaseo di Torino, la ritiene come una delle migliori decisioni della sua vita. 'Qui a Torino si lavora in modo diverso rispetto al Sud, c'è il tempo pieno mentre da noi non si sa nemmeno cosa sia - racconta la docente - Abbiamo più stimoli, la nostra è una sfida. In ogni caso, comprendo lo stato d'animo della collega di Agrigento, così come quello di altre colleghe che hanno preferito continuare a cercare incarichi annuali.'
Mobilità docenti ultime notizie: 'I colleghi tendono a fossilizzarsi di fronte alle novità'
La docente insegna da circa dieci anni a Torino e non nasconde i tanti sacrifici come quello di lasciare la propria famiglia, in particolare i due figli che, all'epoca, avevano 18 e 13 anni: 'Ho avuto il coraggio di partire, sono scelte personali, devono essere ben ponderate: magari non riusciamo a comprenderne subito il senso, ma poi col tempo le cose cambiano'.
Alla docente viene chiesto, dunque, se sbagliano i colleghi a considerare il trasferimento dal Sud al Nord come una punizione. 'La scuola sta cambiando - risponde la docente - e noi insegnanti abbiamo la tendenza a fossilizzarci un po' troppo davanti alle novità. Io sono convinta che se la collega di Agrigento decidesse di partire - conclude Mara Rechichi - capirà di aver fatto la scelta giusta e non vorrà più tornare indietro.'