Proseguono le polemiche intorno alla mobilità Scuola: il famoso algoritmo, di cui non se ne conosce la ratio e il Miur non ne spiega le dinamiche, sposterà decine di migliaia di docenti che, da anni, insegnano nella propria provincia di appartenenza. Si tratta di uno dei più grandi esodi di massa nel mondo del lavoro degli ultimi decenni. Le parole del giornalista renziano Rondolino hanno suscitato enormi critiche: l'editorialista de l'Unità, il giornale fondato da Antonio Gramsci, ha speso parole molto dure nei confronti dei docenti napoletani che hanno protestato in settimana, sottolineando, con un sarcasmo ritenuto offensivo, che se innanzitutto parlassero in italiano le loro richieste sarebbero comprensibili e che poi non sono 'obbligati' dal governo ad accettare lo spostamento, infine, i docenti, che lavorano poco e che hanno tutto garantito, non dovrebbero permettersi di protestare.

Intanto, arrivano lettere alla stampa specializzata in cui si raccontano delle storie: secondo i diretti interessati, sono queste le risposte migliori da dare a Rondolino. Ecco la storia di un padre.

Le storie della mobilità scuola 2016/2017

Una delle testimonianze più dolore su cosa significa la mobilità scuola per moltissimi docenti, i quali hanno un'età compresa tra i 40 e i 50 anni (spesso anche di più), arriva da un padre di famiglia. Si racconta, infatti, che il figlio di questa coppia ha chiesto al padre perché la mamma deve andare via di casa e se ci sono dei problemi tra di loro; nel mondo di un bambino, le persone si separano soltanto se litigano. Il padre di famiglia avrebbe voluto rispondergli raccontando come funziona il mondo degli adulti, un mondo fatto di persone che sfruttano il proprio potere sulle altre persone, e che per loro non esiste più la mamma, quella che dà il bacio del buongiorno e della buonanotte.

Ma poi il padre non ha avuto il coraggio di raccontare le durezze di un mondo che non rispetta più le persone e che distrugge le famiglie e le aspettative di vita di migliaia e migliaia di persone e così, con i sensi di colpa, ha optato per una bugia: la mamma non andrà via, anche se, invece, sarà proprio così. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.