Il rinnovo contrattuale resta la questione più importante da affrontare nel mondo della scuola, visto che l'ultimo contratto economico del comparto risale addirittura al gennaio 2009. I dati Istat sull'andamento dell'indice dei prezzi al consumo, così come riporta l'edizione odierna del quotidiano 'Italia Oggi' (martedì 23 agosto 2016) parlano di una perdita pari al 9,6 per cento per quanto riguarda il potere di acquisto delle retribuzioni del personale scolastico. Senza contare la cancellazione dell'utilità relativa agli scatti di anzianità dell'anno 2013 che sottrae altri mille euro circa all'anno.
Ultime news scuola, 23 agosto: per rinnovo contratto aumento minimo 180 euro al mese, servono 3 miliardi
Facendo i dovuti calcoli servirebbe, quindi, un aumento (minimo) di 180 euro al mese, il che significherebbe uno stanziamento di risorse di almeno tre miliardi di euro: si tratte di cifre molto lontane dalla 'realtà', se teniamo presente che il governo ha stanziato, sino ad oggi, solamente 300 milioni di euro, quelli previsti dalla legge di stabilità 2016.
Occorre, inoltre, tenere presente che anche i dipendenti degli altri comparti della Pubblica Amministrazione si trovano nelle medesime condizioni del personale scolastico, ragion per cui, complessivamente, il governo dovrebbe riuscire a 'racimolare' almeno 7 miliardi di euro per incrementare le retribuzioni dei dipendenti pubblici.
Cifre da considerarsi astronomiche.
Rinnovo contratto scuola ultime notizie: blocco illegittimo ma strada tutta in salita
Se da una parte le risorse finanziarie scarseggiano, dall'altra è più che mai d'obbligo ricordare come la Corte Costituzionale abbia dichiarato illegittimo il blocco della contrattazione nel pubblico impiego e, pertanto, il governo dovrà cercare, in qualche modo, di aumentare gli stipendi ai dipendenti PA.
Il governo ha proposto ai sindacati di negoziare solamente la parte normativa del contratto ma si è visto rifiutare la proposta: per quale motivo? Semplicemente perchè, tale negoziazione potrebbe addirittura penalizzare ancora di più il personale scolastico. Infatti, dal 2009, le norme di leggi vigenti non possono essere derogate dalla contrattazione collettiva: per questo motivo, c'è il rischio addirittura di perdere dei diritti fondamentali come quello relativo alla fruizione delle assenze tipiche.
Insomma, il cammino verso il rinnovo contrattuale si presenta pieno di ostacoli e di possibili trappole: tenendo presente lo scarso feeling esistente tra governo e sindacati, non c'è da essere ottimisti, purtroppo.