Si avvicina a grandi passi martedì 6 settembre 2016, giornata nella quale si svolgerà il temuto ed atteso test di ammissione alle facoltà di Medicina delle Università statali italiane. Come ogni anno, migliaia di studenti saranno dunque chiamati a risolvere 60 quesiti nel miglior modo possibile per cercare di entrare con il più alto punteggio nella famosa graduatoria nazionale che stabilirà l'ordine d'accesso alle varie scuole di medicina. Il test di medicina 2016 sarà suddiviso in diverse sezioni quali: cultura generale, ragionamento logico, biologia, chimica e fisica/matematica e si svolgerà in un tempo massimo di 100 minuti.

Ogni aspirante medico a prendere parte al test del 6 settembre collezionerà 1.5 punti per ogni risposta corretta, 0.4 punti per ogni quesito lasciato in bianco e 0 punti in caso di errore (il punteggio minimo per essere iscritti in graduatoria sarà di 20 punti). Di seguito alcuni consigli utili per cercare di passare al meglio la prova di ammissione alle Università Italiane di medicina per l'anno 2016/2017.

Come superare la prova di ammissione? Ecco consigli e possibili strategie

Per svolgere il test di medicina del 6 settembre 2016 e sperare di entrare a far parte della graduatoria nazionale sarà necessaria una ottima preparazione di base (consigliati i libri alpha test ma soprattutto le simulazioni online tramite cui sarà possibile immedesimarsi in una vera prova a tempo) ma risulterà altrettanto importante la capacità dello studente nel mantenere la concentrazione senza spaventarsi in caso di domande particolarmente difficili.

Attraverso il ragionamento logico sarà infatti quasi sempre possibili scartare alcune opzioni aumentando così la possibilità di successo. In vista del test di medicina 2016 si consiglia inoltre di elaborare anticipatamente una vera e propria strategia (studiando anche i punteggi minimi che sono serviti negli anni precedenti per accedere alle Università) relativa al numero di quesiti ai quali dovrà essere data necessariamente una risposta ed a quelli che potranno invece essere lasciati irrisolti.