Vi sono casi in cui i docenti precari che fanno supplenze nella Scuola possono utilizzare il modello di messa a disposizione, una domanda informale a cui ricorrono i Dirigenti scolastici quando le graduatorie sono esaurite o quando occorre nominare docenti specializzati che non sono inseriti in nessuna provincia. Il modello di messa a disposizione che vi forniamo è stato pubblicato dall'ufficio scolastico di Padova e lo potete trovare alla pagina web inserita a fondo articolo. 

Modello messa a disposizione 2016/17, come utilizzarlo

La richiesta di messa a disposizione per fare supplenze nella scuola va inviata in carta semplice alle scuole in cui si intende insegnare.

La domanda può essere modificata e personalizzata, in quanto il modello fornito rappresenta, appunto, solo un modello. L'invio può essere fatto a mezzo raccomandata A/R, fax o PEC. Non vi è un limite di scuole a cui presentare la domanda, che può essere inoltrata anche fuori provincia. Come da modello, è bene inserire nella domanda alcuni dati specifici:

  • dati personali,

  • recapiti telefonici,

  • indirizzo email,

  • classe di concorso in cui si è abilitati o titolo (includendo anche luogo e data in cui è stato conseguito).

Altre eventuali informazioni sono a discrezione del docente.

Chiarimenti della nota Miur

I docenti assunti tramite MAD non possono cumulare rapporti di lavoro in province diverse, come definito dalla nota Miur numero 1027 del 28/01/2009. Nella stessa nota il Miur ricorda che la messa a disposizione è una soluzione 'extra-procedurale', utilizzata nel casi in cui non si è riusciti a reperire il supplente con la normale procedura. Per cui, sebbene non sia vietata né tanto meno sanzionata, rappresenta solo un segnale di disponibilità da parte del supplente, che la scuola non è obbligata a tenere in considerazione. Per lo stesso motivo, non permette la formazione di graduatorie che danno diritto a precedenza. In altre parole, è solo una possibilità in più che il docente dà a se stesso.

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