Fra le novità di maggior interesse introdotte dal decreto integrativo e correttivo del Jobs act, approvato dal Cdm su proposta del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, anche la possibilità di autorizzare un altro intervento d'integrazione salariale straordinaria riguardante le imprese che operano nelle aree di crisi complessa precedentemente individuate. Tale prestazione potrà essere concessa per un periodo che non potrà superare i dodici mesi. Per accedere a tale misura, le imprese interessate dovranno studiare e presentare un piano di recupero occupazionale con precisi percorsi di politiche attive del lavoro.
Tali percorsi, che potranno essere concordati con la Regione, dovranno essere chiaramente finalizzati alla rioccupazione del lavoratore. Per quasi quarantamila lavoratori delle zone di crisi industriale complessa, da Gela a Termini imerese, da Livorno a Piombino, la Cigs, Cassa integrazione guadagni straordinaria potrà essere prorogata fino a un anno, sempre che l'impresa presenti il piano a cui si è fatto riferimento.
Da “difensivi” a “espansivi”
Lo stesso decreto rende possibile la trasformazione dei contratti di solidarietà cosiddetti "difensivi" in "espansivi, per consentire la crescita degli organici e l'inserimento di nuove competenze. Inoltre, previsto il miglioramento della Naspi per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari.