Stato d'emergenza per i territori colpiti dal terremoto e stanziamento dei primi cinquanta milioni di euro per gli interventi necessari, che saranno coordinati dalla Protezione civile. È quanto deliberato dal Consiglio dei ministri che si è riunito ieri a Palazzo Chigi, alla presenza del presidente Matteo Renzi. Dolore per le vittime è stato espresso, in apertura di seduta, dallo stesso Consiglio. Manifestato anche un sentito apprezzamento per quanti sono impegnati nelle operazioni di soccorso, dalla Protezione civile ai vigili del fuoco, dalle forze dell'ordine alle forze armate.

Stesso discorso per i volontari che stanno fattivamente collaborando, senza lesinare fatiche.

Differimento dei tributi

È stata chiesta al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, da parte del Consiglio, l'adozione del decreto di differimento dei tributi per i cittadini residenti nei comuni in cui il sisma ha causato danni strutturali di una certa gravità, da impedire l’assolvimento degli obblighi fiscali. I sedici centri interessati sono Accumoli e Amatrice in provincia di Rieti, nel Lazio; Arquata del Tronto, Acquasanta, Montegallo, Montemonaco nell’Ascolano, Montefortino in provincia di Fermo, nelle Marche; Capitignano, Campotosto, Montereale in provincia dell’Aquila, Valle Castellana, Rocca Santa Maria nel Teramano, in Abruzzo; Cascia, Norcia, Monteleone di Spoleto e Preci in provincia di Perugia, in Umbria. Annunciata la proclamazione del lutto nazionale in concomitanza con i funerali delle vittime.