Quando l'organico potenziato significa soprattutto ridurre le supplenze. Un pensiero che, da tempo, è oggetto di discussione tra i docenti, possiamo dire sin da quando si cominciò a parlare di Buona Scuola. Poi l'approvazione di quella che è diventata la legge 107 che, al comma 85, ha concesso la possibilità ai dirigenti scolastici di impiegare i docenti dell'organico dell'autonomia per la copertura delle supplenze, fino ad un massimo di dieci giorni.
Ultime news scuola, mercoledì 14 settembre 2016: docenti organico potenziato e supplenze
Come sottolineato dal sito specializzato Orizzonte Scuola, la legge 107(e soprattutto coloro che l'hanno ideata e poi impacchettata), sta centrando questo obiettivo, almeno da quanto risulta dalle prime segnalazioni riguardanti il nuovo anno scolastico 2016/2017.
Il guaio è che ai docenti dell'organico dell'autonomia viene chiesto di svolgere servizio di supplenza su materie per le quali non posseggono l'abilitazione.
Così, accade per esempio che una docente abilitata in materie giuridiche ed economiche e che insegna in una scuola media del Lazio debba coprire diciotto ore di supplenza in matematica, nonostante la professoressa non sia abilitata in quella classe di concorso. Secondo quanto precisato da Orizzonte Scuola, la docente, temendo di essere rimasta vittima di un equivoco, ha fatto presente l'anomala situazione finendo, però, per venire addirittura rimproverata.
Docenti potenziamento insegnano materie per le quali non hanno l'abilitazione
L'altro caso segnalato da Orizzonte Scuola riguarda una docente abilitata nella cdc AJ77 (pianoforte) a cui sono state assegnate dodici ore per educazione musicale, classe di concorso per la quale non è abilitata.
Anche in questo caso, l'insegnante si è giustamente lamentata e reclama il proprio diritto di insegnare nella classe di concorso per cui è abilitata.Questi gli effetti della tanto reclamizzata 'autonomia scolastica' e della 'flessibilità', così tanto invocata e voluta dalla Buona Scuola: purtroppo, l'allargamento dei 'poteri', concesso ai dirigenti scolastici, sta facendo perdere di vista il vero significato del termine 'potenziamento', quello riguardante l'offerta formativa e la didattica.