La nota Miur N. 2852 del 5 settembre scorso contiene diversi chiarimenti in merito all'organico dell'autonomia. Innanzitutto, come certamente saprete, non vi sarà alcuna distinzione netta tra docenti curriculari e docenti di potenziamento: la parola d'ordine sarà 'flessibilità', in quanto il dirigente scolastico sarà tenuto adassicurare la copertura delle classi per quanto riguarda le sostituzioni per assenze brevi ma, nello stesso tempo, dovrà garantire la continuità in merito allo svolgimento delle attività di potenziamento.

Ultime news scuola, martedì 13 settembre 2016: nota Miur su organico autonomia e supplenze

Nel caso in cui, però, i docenti di potenziamento si dovessero assentare, il preside non potrà disporre supplenze: infatti, queste ultime potranno essere assegnate unicamente per le sostituzioni di docenti impegnati nelle ore frontali, ovvero le ore curriculari.

Tale disposizione è valida sia nel caso in cui al docente di potenziamento sia stata affidata una cattedra 'intera' di potenziamento, sia nell'eventualità che il posto sia stato diviso in ore ed assegnato a docenti della stessa disciplina.

Docenti potenziamento: in caso di assenza, DS non potrà disporre supplenze

Come riporta il quotidiano 'Italia Oggi' di martedì 13 settembre, il dirigente scolastico potrebbe, infatti, decidere di sottrarre alcune ore curriculari ai propri docenti non di potenziamento per attribuire, ad esempio, a un docente di potenziamento, naturalmente della stessa disciplina, diciotto ore frontali.

Le ore curriculari sottratte verrebbero, comunque, sostituite da altrettante ore di potenziamento. Nel caso in cui, uno dei docenti curricularidovesse assentarsi, il contratto di supplenza dovrà essere stipulato per il numero residuo delle ore curriculari, escludendo quindi quelle assegnate come potenziamento.

Insomma, docenti di potenziamento 'tuttofare', all'insegna della flessibilità, con i dirigenti scolastici che saranno tenuti ad organizzare e a promuovere nuove iniziative, con l'obiettivo, qualora fosse possibile, di tenere aperte le scuole anche nelle ore pomeridiane, oltre a combattere la dispersione scolastica e a promuovere lo sviluppo delle didattica laboratoriale.