Le novità pensioni oggi 26 settembreparlano soprattutto della nota di aggiornamento del DEF, che dovrebbe arrivare proprio durante questa giornata e grazie alla quale si saprà quale potrà essere l'impegno economico del governo sul fronte della riforma previdenziale. Il nodo riguarda soprattutto la cosiddetta APE 'social', cioè l'uscita anticipata a costo zero per una serie di categorie particolari di lavoratori. Il possibile allargamento della platea dovrebbe riguardare alcune mansioni considerate 'usuranti'. C'è poi una speranza anche per i lavoratori precoci: sfumata l'idea della Quota 41, si spera di poter rientrare nella forma 'social' della riforma Pensioni.
Un'altra ipotesi sarebbe quella del bonus, anche se non sono arrivate ancora proposte chiare dal parte del governo Renzi.
Il nodo del DEF e le ultime notizie riforma pensioni oggi 26 settembre
Le ultime notizie pensioni rivelano come la giornata di oggi 26 settembre potrebbe essere decisiva per il futuro della riforma previdenziale. È in arrivo, infatti, la nota di aggiornamento del DEF, ma potrebbero giungere 'cattive' notizie: la stima a ribasso del PIL e dunque, di conseguenza, del rapporto tra deficit e PIL potrebbe portare a un impegno economico inferiore rispetto a quello richiesto. Secondo i sindacati, ci vorrebbero almeno 2 miliardi di euro di investimenti (compresa una misura per i lavoratori precoci), anche se la stessa cifra potrebbe non bastare: da un lato, infatti, si richiede un allargamento della platea 'social' dell'APE, dall'altro vi è la necessità di limare al ribasso le penalizzazioni previste per la variante 'normale'; il 25% massimo di tagli all'assegno è considerata una percentuale eccessivamente penalizzante per il lavoratore, con il conseguente rischio di un flop clamoroso.
Allargamento platea APE 'social': ultime novità pensioni oggi 26/09
Al centro delle discussioni sulla riforma pensioni APE non può che esserci l'allargamento della platea dell'APE 'social'. Si tratta, in parole semplici, di coloro che potranno andare in pensione anticipatamente senza subire alcuna penalizzazione sull'assegno: al momento, è stata pensata soltanto per i lavoratori disoccupati da lungo tempo e per coloro che hanno disabili in famiglia.
L'idea sarebbe quella di estendere il beneficio anche ai lavoratori dell'edilizia, ai macchinisti e al personale imbarcato (i cosiddetti 'marittimi'). Ad essere esclusi, però, sarebbero gli infermieri e le maestre della scuola primaria. A parte, invece, il discorso sui lavoratori precoci: il governo Renzi è alla ricerca di una soluzione anche per una delle categorie più penalizzate dalla riforma pensioni Fornero, ma non è chiaro lo strumento che intende mettere in campo, se sarà proprio l'APE social. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.