Le ultimissime novità al 6 settembre 2016 sulle pensioni per i precoci e sulle anticipate arrivano direttamente dal Premier Renzi e dalle prime indiscrezioni, relative alle misure che con più probabilità vedranno la luce in Legge di Stabilità, che iniziano a trapelare sui giornali in vista degli incontri decisivi che si terranno tra Governi e Sindacati. I primi tavoli tecnici, come ricordava una nota Spi-Cgil diffusa pochi giorni fa,si terranno tra oggi e domani, poi seguirà un tavolo politico il 12 settembre, un incontro ufficiale verso metà settembre tra Governo e precoci ed il tutto sichiuderà con un tavolo conclusivo il 21 settembre.
Mese caldo dunque per il tema della previdenza, moltissimi i cittadini, tra lavoratori e pensionati, in attesa di comprendere che cosa verrà inserito all'interno della prossima legge di bilancio, quale platea sarà ricompresa e chi resterà a bocca asciutta.
Pensioni precocie anticipate, novità Poletti -Renzi: quota 41 in forse, ok APE, ricongiunzioni e quattordicesime
E' stata proprio l'Ansa a pubblicare stamane in un schemino riassuntivo le ipotesi che il Governo Renzi ha deciso di studiare per riformare la legge Fornero, tra queste non figura la quota 41 tanto osannata dai precoci. La potenziale dote di risorse a disposizione per il comparto previdenziale dovrebbe aggirarsi intorno a 1,5 miliardi di euro, per Cesare Damiano, al fine di soddisfare buona parte delle richieste dei lavoratori e dei pensionati, occorrerebbero almeno "2 miliardi freschi per affrontare le questioni essenziali". Tra queste, il presidente della Commissione lavoro ieri ha citato in una nota stampa il nodo precoci, esodati, ricongiunzioni onerose, pensione anticipata a 63 anni senza penalità per disoccupati, invalidi, l'equiparazione della no tax area tra dipendenti e pensionati e l'aumento della quattordicesima per i pensionati.
Per Renzi e Poletti le misure al momento fattibili, che potrebbero divenire certezza nella prossima legge di stabilità,restano: l'APE, assegno pensionistico anticipato, l'eliminazione delle ricongiunzioni onerose e l'aumento delle Pensioni minime, quattordicesima compresa. Sullo sfondo resta ancora l'ipotesi del bonus contributivo per i precoci, per coloro che hanno iniziato a lavorare in regola prima dei 18 anni, che potrebbero vedersi 'omaggiare' 4/6 mesi di contributi per ogni anno lavorato tra i 14-18 anni.
Novità pensioni oggi 6 settembre: precoci non mollano e Damiano li incoraggia!
Al momento pare essere caduta nel dimenticatoio la richiesta insita nel Ddl 857 di Damiano, pensione anticipata da 62 anni con 8% massimo di penalità e quota 41 senza penalizzazioni per i precoci. Anche se Damiano continua ad insistere sul fatto che non solo l'APE potrebbe essere sostenibile, ma anche la sua flessibilità che va nell'ottica del risparmio di medio e lungo periodo.
Il Ddl 857 assomiglia, dice Damiano, "ad una sorta di restituzione delle mensilità anticipate che, correlata all'aspettativa di vita che arriva oggi fino a 82 anni, consente di pareggiare i conti nel medio-lungo periodo". Come a dire che la scelta spetta solo al Governo, ma che conti alla mano anche la sua proposta comprensiva della risoluzione del nodo precociè assolutamente sostenibile. Stasera a Politics su Rai 3 alle ore 21 una piccola delegazione di lavoratori precoci interverranno in trasmissione, come ospiti, proprio per sostenere le loro ragioni ed annunciare al Governo che per loro la parola d'ordine resterà 'quota 41 per tutti' e difficilmente su questo si potrà scendere a compromessi.