Potrebbe essere una parziale alternativa alla pensione anticipata determinata con l'opzione donna che, ormai a pochi mesi dal 2016, tarda a vedersi riconoscere la proroga tanto richiesta dalle lavoratrici, l'avere figli e quanti. Con uno o più figli, infatti, la donna può avvicinare l'età per la pensione anticipata e quella della pensione di vecchiaia e può, inoltre, incrementare il proprio assegno pensionistico mensile. Lo prevede l'attuale sistema previdenziale per le donne che lavorano da dipendenti, ma anche mamme e, dunque, sempre più impegnate nella cura della famiglia.

Con le disposizioni risalenti alla riforma di Dini di metà anno '90, infatti, le donne possono continuare a beneficiare di dei contributi figurativi in caso di maternità, di migliori condizioni per la pensione anticipata e di un più alto coefficiente pensionistico che, proprio nel 2016, ha registrato un deciso taglio con conseguente penalizzazione sulla pensione.

Pensioni anticipate 2016 per donne con figli: di quanto scende l'età necessaria?

La pensione delle donne può essere anticipata rispetto all'età richiesta per quella di vecchiaia di quattro mesi per ciascun figlio e nel tetto massimo dei dodici mesi considerando 3 figli. Inoltre, i contributi figurativi delle donne lavoratrici possono essere accreditabili sulle posizioni assicurative relative alle assenze da lavoro a seconda dell'età dei figli.

Infatti, fino ai sei anni di età del figlio, sono accreditabili fino a centosettanta giorni mentre, dopo i sei anni, l'accredito opera anche a favore del papà nella misura di venticinque giorni per un massimo didue anni, purché l'assistenza riguardi di bambini portatori di handicap.

Pensioni 2016, i figli fanno aumentare gliassegni delle donne

Infine, avere dei figli comporta per la donna un beneficio in termini di pensione, soprattutto dal momento che il moltiplicatore del 2016 ha determinato un abbassamento dei mensili. Infatti, con un figlio, si potrà moltiplicare il montante pensionistico con uncoefficienti più elevato (di 1 anno fino a 2 figli, di 2 anni fino dai tre figli), rispetto a quello determinato per l'anno di uscita da lavoro.

Pertanto, le donne che dovessero andare adessoin pensione con 66 anni e 7 mesi, si vedrebbero applicare il coefficiente del 2016 da 5,506% senza figli, a 5,9% per almeno tre figli. Ciò significa aumenti di pensioneche, Il Messaggero, calcola tra i 580 ed i 1.200 euro all'anno per montanti di pensione di trecentomila euro.