La pensione anticipata ipotizzata da Renzi a partire dal 2017 potrà essere elargita anche a tutti i dipendenti statali, secondo quanto ha affermato il sottosegretario del Governo, Tommaso Nannicini in un'intervista al Corriere della Sera di oggi, 12 settembre 2016. Non conterà, pertanto, la provenienza della gestione previdenziale: nella fase sperimentale, dal prossimo anno, ne potranno beneficiare uomini e donne condata di nascita dal 1951 al '53, permettendo l'anticipo pensionistico rispetto ai parametri della pensione stabiliti dalla riformaFornero.

La pensione anticipata sarà una scelta del contribuente, consapevole del taglio alla futura pensione di vecchiaia che è nell'ordine del 5 per cento dell'assegno lordo perogni anno che si scelga di anticipare, corrispondente al 6 per cento del netto.

Pensioni anticipate 2016: di quant'è la flessibilità in uscita?

Sulla pensione anticipatail quotidiano ha fatto un calcolo riferito alla situazione di una docente, in servizio da trentaquattro anni, che al termine di quest'anno scolastico, con il riscatto dei quattro anni della laurea, accumulerà trentotto anni di contributi versati. Non ricorrendo alla pensione anticipata, dunque con l'attuale normativa, l'insegnante potrà lasciare il posto di lavoro solo a partire dal 1° settembre 2020, con quarantadue anni e tre mesi di contributi totali.

Con l'anticipo pensionistico di Renzi, invece, la docente potrebbe godere dell'uscita flessibile con decorrenza settembre 2017, tre anni prima della pensione di vecchiaia.

Qual è la penalizzazione della pensione anticipata di Renzi?

Naturalmente, la pensione anticipata con l'Ape di Renzi comporterà un costo in termini di percentuale di penalizzazione sull'assegno mensile di pensione.

Ipotizzando che, secondo i conteggi dell'Inps, la pensione di vecchiaia della docente possa superare, al netto, i duemila euro (circa 38 mila euro lordi annui), occorrerà detrarre il 5 per cento per i tre anni di anticipo corrispondenti alprestito ricevuto. Dunque, la percentuale di decurtazione della pensione di vecchiaia subirà un taglio del 15 per cento.