Le ultimissime novità sulle Pensioni anticipate al 27/9/2016 riguardano due dei provvedimenti che maggiormente stanno facendo discutere a 24 ore dall'incontro Governo- sindacati, slittato come ha annunciato Poletti al 28 settembre 2016: da un lato troviamo l'APE, assegno pensionistico anticipato, dall'altro l'ipotesi di concedere la quota 41 e 10 mesi solo ai 'super' precoci. Ossia agli under 16, sitratterebbe di coloro che hanno iniziato a lavorare in regola prima del compimento dei 16 anni d'età.
Pensione anticipata, novità oggi 27/6 sui precoci: quota 41 deve essere per tutti
Vada sé che la platea dei lavoratori precoci che potrebbero usufruire della misura così pensata diverrebbe molto più scarna rispetto alla richiesta iniziale dei lavoratori e dei sindacati. Gli animi dei precoci, iscritti al gruppo Facebook' lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' si stanno scaldando sempre più, i lavoratori si dicono pronti a scendere in piazza se tale proposta dovesse da indiscrezione (ANSA) trasformarsi in misura concreta. Molti i problemi che tale decisione farebbe scaturire: in primis taglierebbe fuori tutto coloro che pur avendo alle spalle 41 anni di contributi versati non hanno avuto la fortuna di essere messi in regola prima del compimento della maggiore età; per le donne, poi, anche avessero iniziato a lavorare regolarmente prima dei 16 anni, non cambierebbe nulla.
La Riforma Fornero prevede già per loro la possibilità di accedere alla quiescenza, indipendentemente dal requisito anagrafico, avendo maturato 41 anni e 10 mesi di contributi. Il bonus, seppur discutibile, risulterebbe davvero tale solo per gli uomini, dal momento che si vedrebbero 'scontare' un anno di contributi, dovendo attualmente andare in pensione con 42 anni e 10 mesi.
I lavoratori precoci si dicono indignati da tale proposta e pronti a scendere in piazza per rivendicare la loro richiesta 'madre' quota 41 per tutti senza penalizzazioni legate all'età. La definizione di 'super precoce' non piace ai lavoratori che ritengono questa eventuale misura l'ennesimo 'pannicello caldo' che non risolverà in alcun modo il dramma previdenziale dei precoci.
Anche l'APE, assegno pensionistico anticipato,scelta come misura per la flessibilità in uscita dal Governo, convince poco le altre categorie di lavoratori che vorrebbero usufruire del pensionamento anticipato, vediamo perché.
Pensioniultime news: l'APE sarà appetibile o si rischierà il flop?
Altro tema caldo che certamente rientrerà in discussione domani nell'ultimo incontro tra Governo e sindacati sarà quello relativo alle penalizzazioni legate all'APE, assegno pensionistico anticipato. Secondo Cesare Damiano, che ha espresso la sua opinione in differenti note stampa,l'idea di per sé buona, ossia quella di concedere la possibilità di anticipare l'uscita dal mondo del lavoro di 3 anni e 7 mesi, rischia di divenire vana, in quanto, a suo avviso, con penalizzazioni pari al 7% annuo sarà poco appetibile.
Difficilmente i lavoratori sceglieranno di rinunciare ad una parte così cospicua della propria pensione, il rischio, sostiene,e che la misurasi trasformi inun flop come il Tfr in busta paga. Necessario, dunque, abbassare le penalizzazioni annue.Ragionata e condivisibile,invece, la scelta del Governo diconcedere l'APE social per le categorie più disagiate, tra queste potranno accedere alla pensione anticipata a costo zero: i disoccupati di lunga data, coloro che svolgono mestieri usuranti, da definire bene ancora la platea dei beneficiari, e gli invalidi.
Non resta che attendere l'incontro decisivo tra Governo e sindacati che è ormai alle porte al fine di comprendere le reali intenzioni del Governo, specie sulla concessione della quota 41.
I precoci, siamo certi, faranno sentire la loro voce fino all'ultimo, ricordiamo infatti che Nannicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha promesso loro ancora un ultimo incontro dopo il tavolo con i sindacati. La partita è ancora aperta.