Le ultimissime novità al 26 settembre 2016 sulle pensioni anticipate e sui precoci giungono da molte testate giornalistiche che nelle ultime ore stanno diffondendo, con sempre maggiori dettagli, le ipotesi al vaglio del Governo e le sei proposte che con maggiore probabilità, dall'APE allo sconto precoci, potrebbero vedere la luce nella prossima Legge di Bilancio. Ecco i dettagli

Ultime novità pensioni precoci e anticipate: dall'APE agli sconti, le misure probabili

Il prossimo incontro tra Governo e sindacati è ormai alle porte, ragione per cui inizia a salire l'ansia tra i lavoratori, specie tra i precoci in attesa della quota 41, e iniziano a trapelare maggiori indiscrezioni su quelle che potrebbero essere ormai le proposte che starebbero per divenire misure certe nella prossima legge di bilancio, alcune ormai sono state ampliamente confermate da più esponenti politici, altre sarebbero ancora in discussione, ma abbastanza certe, vediamole insieme.

Tra le misure ormai certe vi sarebbe l'APE, l'assegno pensionistico anticipato, che consentirà ai lavoratori di accedere alla quiescenza 3 anni e 7 mesi prima, rispetto all'attuale riforma Fornero, andando incontro ad un prestito da restituire nei successivi 20 anni. Alcune categorie, appare ormai certo, potrebbe usufruire dell'APE social, ossia dell'APE a costo zero, tra questi vi rientrerebbero quelle maggiormente disagiate, come: disoccupati di lungo corso, chi svolge mansioni usuranti, resta da definire bene la platea dei beneficiari, gli invalidi. Pergli altri le penalizzazioni potrebbero aggirarsi intorno al 7% annuo, decurtazione"insostenibile" per Cesare Damiano ed i sindacati, che puntano al ribasso.

Tema caldo in discussione restano i precoci, per i quali si starebbe pensando ad uno sconto, difficile ancora comprendere con certezza in quali termini. L'ipotesi più probabile parrebbe un bonus contributivo pari a 2/6mesi per quanti hanno lavorato in regola prima dei 18 anni.Dalle ultime indiscrezioni meno ottimistiche si parlerebbe anche della concessione della quota 41 e 10 mesi ma solo per i 'super precoci', ossia quanti hanno lavorato prima dei 16 anni.

Una misura che chiaramente lascerebbe fuori moltissimi lavoratori precoci e non risolverebbe lo spinoso tema previdenziale. Lo stesso Damiano continua a ribadire al Governo che i lavoratori precoci necessitano di misure serie e non di bonus simbolici.

Ultime news pensioni anticipate: le altre ipotesi al vaglio

Tra le altre ipotesi al vaglio del Governo che con buona probabilità vedrà la luce nella prossima Legge di Bilancio vi è l'estensione della quattordicesima per quanti hanno una pensione fino ai 1.000 euro lorda, la quattordicesima dovrebbe essere proporzionale al numero di contributi versati.Dovrebbe variaretra i 336 euro all'anno per chi ha meno di 15 anni e di 504 euro per chi ha oltre i 25 anni di contributi versati.

Vi dovrebbe poi essere l'equiparazione della no tax area a 8.000 euro tra dipendenti e pensionati, l'abolizione definitiva delle ricongiunzioni onerose, misura che potrebbe tornare utile soprattutto alle donne che spesso hanno avuto nell'arco della loro vita carriere discontinue e che fino ad oggi sisono vistecostrette a pagare costi aggiuntivi per unificare i contributi versati in casse previdenziali differenti. Per molte di loro la ricongiunzione gratuita aprirà con buona probabilità anche le porte alla possibilità di accedere all'opzione donna, sempre se il Governo deciderà per la continuazione della sperimentazione della legge 243/2004. La risposta sarà possibile ottenerla solo a seguito dell'esito del 'contatore' che permetterà il monitoraggio delle risorse restanti.

L'ultima misura al vaglio resta quella per gli usuranti, l'intenzione del Governo è quella di rendere più semplice l'uscita per chi ha svolto per anni mansioni pesanti, allargando anche la platea degli aventi diritto.

Non resta che attendere fiduciosi il prossimo tavolo Governo e sindacati.